Il 15 settembre l'orafo Giuseppe Chinni andando a caccia in contrada Sciaroviera, nel tenimento di Monteodorisio, veniva avviato dal contadino Saverio Di Giacomo della presnza colà di alcune strane. Recatosi sul luogo indicatogli, al fermo cane imbracciò il fucile, e dopo essersi assicurato che nessuno si trovava in quei pressi, al levarsi delle starne sparò. Ma subito dopo lo sparo sentì delle grida ed accorso dove esse partivano trovò ferito al fianco destro il contadinello Di Giacomo Cesare che pascolava le pecore. Avute le prime cure dallo stesso Chinni, il ragazzo fu prima portato in Monteodorisio nella casa del dottor M. Raimondi, il quale disinfettò e fasciò la ferita, e poscia, in automobile, nell'Ospedale civile del Vasto, dove i sanitari dottor Nino Vittorio Bedarida e dottor Antonio Sangiovanni gli riscontrarono una ferita guaribile in dieci giorni. Oggi il passtorello è in via di guarigione.
Da "Il vastese d'olteoceano" del 5 ottobre 1932
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