Giuseppe Colangelo, lo scultore abruzzese che unisce creatività e precisione svizzera (è nato a Liestal in Svizzera) dando forma ad opere d’arte, alcune delle quali sembrano voler trasmettere la leggerezza dell’essere a dispetto della durezza della materia prima utilizzata: la pietra della Majella. Ed è così quando da forma ai petali di pietra; quando annoda il marmo in ‘Tralcetto’; quando valorizza il fiore dello zafferano nell’opera ‘Omaggio allo zafferano’ che sembra in bilico sulla base e quindi oscillante ad un soffio di vento così come avviene in natura.
La pietra della Majella. non solo pietra bianca, calcare bianco tenero e poroso estratta dalle cave della Maiella, ma anche pietra scura, calcare grigio più duro e compatto, adatto ad essere lucidato. Sono le "pietre sonanti", quelle che scolpite nelle botteghe diffondono la loro antica musicalità. Ed è cosi che la pietra tra le mani di Giusppe Colangelo prende forma e diventa elemento decorativo a testimonianza della cultura abruzzese e non solo. La capacità di progetto, la creatività, la perfezione di linee, il genio sono alla base delle sue opere di grande valore artistico. ‘Arrosticino’ e ‘Guerriero’ un’identità abruzzese! Una tradizione che continua ! Ed inoltre la pietra denominata Noce di Guardialfiera (Cb), il marmo nero del Belgio, durezze che Colangelo modella con sapiente maestrìa.
Ma la sua genialità si esprime anche in forme di astrattismo dove un concetto, un’emozione li traduce in un unico blocco di pietra, ‘Corteggiamento’. Ma è nei ‘Germogli’ o ‘Virgulti’ che Colangelo trasferisce la vita vegetale ancora inesplosa.
E con questi piccoli assaggi, l’Abruzzo in pietra’ dopo l'Aquila,aprirà la mostra a Lanciano, al Polo museale Santo Spirito, dal 12 al 27 Luglio 2014, per ammirare le opere di Giuseppe Colangelo …scultore di nascita!
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