giovedì 24 ottobre 2013
Fusione tra i 4 comuni no, ma unificare i servizi sì
Tiziana Magnacca, sindaco di San Salvo. Sigismondi ha lanciato l'idea della cosiddetta Grande Vasto: costituire un'area metropolitana che conduca alla fusione di Vasto, San Salvo, Cupello e Monteodorisio in un unico comune. Lei è d'accordo?
"Credo che la storia vada in questo senso: aggregare costi e servizi, da mettere in rete attraverso un ente che già esiste, il Patto Trigno-Sinello, realizzando un unico regolamento. Ad esempio, si può realizzare un servizio unitario riguardo all'igiene urbana: spazzamento delle strade e raccolta differenziata. Esiste già una normativa regionale che impone la creazione degli ambiti territoriali. Ciò che serve nella nostra zona è unificare le procedure della differenziata, altrimenti non si producono risultati. Più in generale, la storia ci dice che dobbiamo andare verso la città territorio".
Nel settore turistico, altre regioni promuovono interi territori: si pensi al Salento, alla Riviera romagnola, alla Costiera amalfitana o alla Versilia. Da noi, invece, le singole località balneari continuano a farsi la guerra, non riuscendo a realizzare nemmeno un calendario omogeneo delle manifestazioni estive: a Vasto e San Salvo, ad esempio, si organizzano due Notti bianche e due Notti rosa.
"All'unificazione dell'offerta turistica ci crediamo. Con la Destination management company creata quest'anno si promuoverà un territorio che va da San Vito a San Salvo e da San Salvo a Schiavi d'Abruzzo. Sulle manifestazioni estive, si può provare almeno su alcune iniziative, ad esempio un'unica Notte rosa. Ma ci vuole un impegno di tutti, anche in altri settori. Penso, ad esempio, al Piano strategico intercomunale, su cui i sindaci di sinistra hanno diviso il territorio. Le competizioni sono globali, non possiamo rintanarci nelle battaglie di campanile".
Lei parla di unificazione dei servizi. Ma la proposta di Sigismondi si spinge più in là: valutare se Vasto, San Salvo, Cupello e Monteodorisio possano diventare in futuro un'area metropolitana e poi un solo comune. Lei è d'accordo?
"Non credo che, dal punto di vista giuridico, ci siano i numeri demografici per istituire un'area metropolitana. E la legge prevede la fusione solo per i comuni al di sotto dei mille abitanti. E' praticabile, invece, l'unificazione dei servizi. Al di là di tutto, conta la capacità di dialogo tra i sindaci".
Esiste un dialogo tra lei e i suoi colleghi di Vasto, Cupello e Monteodorisio?
"Con Vasto sì. Con Cupello e Monteodorisio ci sono state delle difficoltà, ma si possono superare".
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