Cognomi e soprannomi
A
Antonini: alla base del cognome è il nome Antonio, che continua l'antico nomen latino Antonius, di origine probabilmente etrusca.
Antonioni
Argentieri: ha alla base il soprannome e nome di mestiere.
B
Balillə
Bandestə
Bellano: alla base è il soprannome e poi nome Bello, già frequente con vari alterati e derivati a partire dall'alto medio evo, formato dall'aggettivo bello come constatazione della bellezza o augurio che un figlio cresca bello.
Berardini: è la cognominizzazione del nome personale Berardo di origine franca, formato da *beran "orso" ( in tedesco Bar) e *hardhu "duro, forte, coraggioso.
Bevilacqua: è la cognominizzazione di un antico soprannome scerzoso, Bevilacqua, cioè "bevi l'acqua" (dato prevalentemente a chi era un noto bevitore di vino).
Biancaunə
Bianculeinə
Bianghiccə
Bicicolettə
Birneicə: alterazione del nome proprio Berenice.
Bistecconə
Bocca nairə
Bocchiettə
Bombò
Bontempo: continua il nome augurale e gratulatorio medioevale Bontempo, cioè "buon tempo, momento"", dato a un figlio sia per augurargli una vita felice sia,e soprattutto, come ringraziamento per la sua nascita.
Bracone, è specifico della provincia di Campobasso in Molise nella zona che comprende Termoli, Palata e Petacciato, Braconi è tipico della fascia centrale che comprende Toscana, Marche, Umbria e Lazio, potrebbe derivare dal nome normanno Bracon.
Brasilirə
Briscijattə
Briscilə
Budano
Bufarillə
Bulacchettə
Burracchio
Burzaccheinə
Busceinə
Busico
Busulattə
C
Cacanderrə
Cacché
Cachì
Caddanellə: alterazione del nome proprio Gaetano.
Caferrə
Calcettə
Callaraunə
Cancillirə
Cannaunə: per la sua voce stentorea (poderosa quanto quella di 50 uomini insieme).
Cantinirə
Caparràunə
Capellə
Capitanə
Capizzàṷnə
Cappellə di maranghə
Cappillaunə
Caprarillə
Capraro: il cognome riflette il nome che, attraverso un soprannome o un nome di mestiere, o anche un toponimo, si fondano su capra.
Cardaunə
Cardèllə
Cardinale: cognome comune in tutto il sud, possono aver avuto origine da soprannomi derivati da toponimi come Cardinale (CZ) o da caratteristiche comportamentali.
Carmareitə
Carnevalə
Carpinitanə
Carratellə
Carruzzirə: guidatore di carrozze.
Carusellə
Casalaisə
Casalengo: alla base è un nome, da soprannomi e etnici, formato da toponimi che denominavano, almeno originariamente un casale, cioè un'abitazione o un fabbricato rustico, o un terreno con una casa colonica.
Casciagnə
Casciaunə
Cascillə
Casellə: alterazione del nome proprio Casilda.
Cavalirə
Cazzə nairə
Cazzə tajatə
Cazzittaunə
Cazzottə
Cella nairə
Cenchə franchə
Ceppinə: alterazione del nome proprio Giuseppe.
Chiacchiaràṷnə
Chiachià
Chiappə grellə
Chiariccə
Chiavaro: questo cognome può aver avuto origine da soprannomi legati al mestiere di fabbricante di chiavi.
Chiuteinə
Chiuvettə
Ciabbùttə
Ciaccamastə
Ciaciò
Cialaunə
Ciambanə
Ciambanellə
Cianellə
Ciannaunə
Ciarciaiattə
Ciarcillettə
Cicatillə
Ciccarillə
Ciccheinə: alterazione del nome proprio Francesco.
Cicciarillə: alterazione del nome proprio Francesco.
Cicciottə: per designare un uomo grasso.
Ciccotosto: è un composto di Cicco e tosto. Il primo termine viene da Cicco, diminutivo del nome prorpio Francesco. Tosto, cognome frequente nelle regioni meridionali, ha alla sua base il soprannome derivato dall'aggettivo dialettale "tosto", che vuol dire "duro, caparbio, sfrontato". Questo cognome appartiene ai tanti che traggono la loro origine da qualità o difetti della persona.
Ciccuccə: alterazione del nome proprio Francesca.
Ciciarellə
Ciffolillo
Ciffulə e caschə
Cillinillə
Cimini: assolutamente rarissimo, dovrebbe essere un derivato di Cimmino che è tipico campano, del napoletano e casertano in particolare, potrebbero derivare dall'aferesi di nomi come Decimius o Ecimius.
Cinalli: deriva dal vezzeggiativo del nome medievale Cino, nato per aferesi da nomi quali Alcino, Baroncino, Leoncino, Pacino, etc. Si tratta, dunque, delle cognominizzazioni dei nomi personali dei capostipiti.
Cindrillarə
Cinquina
Cioppə
Cipolla: è diffuso in tutt'Italia, ha tre zone di massima concentrazione dove si riconoscerebbero dei ceppi nativi e sono la provincia di Cosenza, la Sicilia, con le provincie di Palermo ed Agrigento ed il Lazio, questo cognome deriva da soprannomi originati da abitudini alimentari o dal mestiere di contadino.
Cipolline
Cipollone: è decisamente abruzzese, con ceppi secondari anche nel romano e nel frusinate. Questo cognome deriva, direttamente o tramite ipocoristici o accrescitivi, da soprannomi originati da abitudini alimentari, il consumo molto spesso di cipolle, o dal mestiere di contadino che le coltivasse.
Citolonə
Ciucatə d'adamə
Ciuccia puléitə
Ciucurillə
Ciunciarillə
Ciupparellə
Coccə di ferrə
Coccə di tèurə
Coccə matte
Cocchə
Coccia picciarellə
Coccia rascə: testa rossa.
Coccie di hettə
Coccione
Cocco: alla base ci sono due sillabe che si ripetono come nella onomatopeica che indica l'uovo, ma che spesso è usata.
Cocis
Cocò
Cocole: alterazione del nome proprio Nicola.
Coda longhe
Colameo
Colangelo: composto da Cola e Angelo alla base di questo cognome c'è Cola, abbreviazione del nome e cognome Nicola, diffuso soprattutto nel Sud, nelle Venezie e nelle zone adriatiche grazie al prestigio del culto di san Nicola di Bari.
Colle torte
Colombano: dal columbus e columba, nomi propri d'età imperiale. Ha avuto una grande diffusione come nome proprio in seguito alla cristianizzazione che lo vedeva come uccello della pace e come rappresentazione dello Spirito Santo. In epoca Medioevale designava una persona amante della pace. Da Colombo a Colombano, per devozione al santo monaco irlandese, fondatore di monasteri in tutta Europa.
Come si fa
Cornə d'heurə
Corsettə
Corsica: è una variante di Corsi, cognome piuttosto diffuso in tutte le regioni italiane. Deriva dalla trasformazione in cognome di Corso, Corsetto, tutti diminutivi di Accorso e Bonaccorso; questi nomi medievali avevano un significato di augurio e i promessa e sono segno di gentilezza di costumi e forte senso della solidarietà.
Costantini: ha alla base il nome Costantino, che continua il cognomen latino, comune in età imperiale, Costans Constantis (da costans "fermo, perseverante").
Craparillə
Crispitillə: alterazione del nome proprio Crispi.
Crucchə
Cucarillə
Cucchirə
Cucuccillə
Cunciataurə
Cupaiolo: ha un ceppo nel teatino a San Buono, Vasto e San Salvo, ed un ceppo a San Severo nel foggiano, sembrerebbe di origine abruzzese, forse del teatino, potrebbe trattarsi di varie alterazioni di una forma etnica arcaica del paese di Cupello in provincia di Chieti.
Curdellə
Curva curvə
Custeudə: alterazione del nome proprio Custode.
D
D'Achille: sembrerebbe specifico dell'area abruzzese, laziale, di Palombaro nel teatino e Castel di Sangro nell'aquilano, di Roma e Velletri nel romano, di Bassano Romano nel viterbese e di Latina, con un piccolo ceppo a Palo del Colle nel barese ed a Manfredonia nel foggiano, il cognome è la forma patronimica relativa a capostipiti i cui padri si chiamassero Achille.
D'Adamio: l’origine di questo cognome è incerta. Apparentemente si tratta di un doppio patronimico (Di – Ad) utilizzato nel sud della penisola italiana, e significa letteralmente discendente di Damio ( Damio è un nome di origine greca : Damio era l’ammiraglio di Eumene II°, re di Pergamo negli anni 197-159 a.C). Potrebbe anche trattarsi di una errata trascrizione anagrafica del più comune cognome D’Addario, molto diffuso su tutto il versante italiano del medio e basso adriatico. Tuttavia la localizzazione geografica, circoscritta in zone montuose o arroccate, il numero esiguo di individui che portano questo cognome e la presenza negli stessi luoghi (in provincia di Chieti ) di un cognome simile e altrettanto poco comune (D’Adamio), lasciano molti interrogativi sia sull’origine del cognome che delle genti. Si tratta di luoghi che nel basso medio evo subirono un progressivo spopolamento a causa della peste del 1348 e dal carattere frequente delle epidemie che fecero la loro ricomparsa a intervalli di circa dieci anni. A ciò si aggiunse la catastrofica sequenza sismica iniziata il 5 dicembre 1456 che è ancora oggi ritenuto il più forte terremoto della storia italiana. Il territorio ubicato della provincia di Chieti, insieme a parte del Molise, venne successivamente ripopolato, intorno al XV-XVI secolo, da popolazioni che sfuggivano all’avanzata ottomana nei Balcani. Tra esse vi erano genti di etnia serbo-croata, greca e albanese (veggasi la monografia di Milan Rešetar - Le colonie serbocroate nell’Italia Meridionale - Vienna 1911). Pertanto, non è da escludersi che il cognome D’Addamio sia l’italianizzazione dei cognomi slavi Adamič e/o Addamič, ancora in uso nella Slovenia centrale (Osrednjeslovenska) e in Croazia ( Quarnaro e Zagabria).
D'Addario: diffuso dall'Abruzzo alla Puglia, dovrebbe derivare dal nome Addarius di cui si hanno tracce ad esempio nel 1700 a Pollutri (CH) con un certo Addarius Di Rosa e della cui cognominizzazione si hanno tracce verso la fine del 1700 nel Molise a Gambatesa (CB).
D'Agostino: il cognome potrebbe derivare dall'attributo imperiale latino "Augustus" che significa "favorito da buoni auspici". L'origine del cognome potrebbe però essere agosto, dal latino "Augustus".
D'Alessandro: l'origine di questo cognome è da individuare nel personale Alessandro che deriva, attraverso il altino "Alexander", dal greco"Aléxandros". Fu reso popolare a partire dal XII secolo grazie ai poemi cavallereschi sulle gesta di Alessandro Magno.
Damicce
D'Amora: non è il dio alato e bambino dell'amore all'origine di questo particolare cognome, ma la dura necessità della sopravvivenza. "Figlio dell'amore", infatti, era il soprannome, poi anche nome, che veniva dato ai piccoli abbandonati dai genitori oppure agli illegittimi.
D'Angiò: dovrebbero derivare dal fatto che il capostipite fosse originario dell'antica provincia francese dell'Anjou, l'attuale dipartimento di Maine-et-Loire.
D'Annunzio: è un cognome da collegare al nome proprio Annunzio, diminutivo di Annunziato, che a sua volta deriva dalla forma femminile Annunziata. Appartiene al gruppo dei cognomi cosiddetti "patronimici", cioè derivano dal nome del padre.
De Braco
De Camillis
De Cristofaro: è la cognominizzazione del nome Cristoforo, il nome italiano continua il personale latino Christoforus adattamento e calco del greco Christoforos, un nome di tradizione greco orientale che propriamente significa, con riferimento all'Eucarestia e all'ostia consacrata, "che porta in sé Cristo".
De Gasperi
Dece e mizzi
Del Bianco: la base è il soprannome e poi nome Bianco, formato dall'aggetivo bianco (e dato quindi come Nero, Bruno, Moro, Rosso, Bigio, in relazione al colore dei capelli e della barba o della pelle, e a volte a altre caratteristiche anche non fisiche).
Del Giango
Del Vecchio: derivano da soprannomi o legati all'età del capostipite, oppure a distorsioni del nome latino Vedius o del nome gotico Vetericus.
Dell'Arciprete: è tipico dell'area teatino, pescarese, sembrerebbe originario di Guardiagrele, dovrebbe derivare da un capostipite arciprete della chiesa cristiano ortodossa, quell'area abruzzese accolse già nel X° secolo una comunità di padri basiliani che edificò presso la vicina Casoli (CH) un monastero nel rispetto del rito greco bizantino ortodosso.
Della Penna: deriva probabilmente da un soprannome che fa riferimento ad attività come scrivano o pittore, oppure potrebbe rimandare a numerosi toponimi che hanno alla base "penna" nel significato di cima rocciosa. La radice del cognome verrebbe da una base prelatina in rapporto con il latino "pinnus", cioè acuto.
Delle Monache: è tipico dell'area di Penne, Montesilvano, Loreto Aprutino, Farindola, Montebello di Bertona e Pescara nel pescarese, dovrebbero tutti derivare da soprannomi connessi con legami a vicini monasteri o alla presenza di una religiosa in famiglia .
Delle Rose: è la cognomizzazione, normalmente come matronimico, del nome Rosa, formato nel Medio evo da rosa, come augurio di bellezza, e affermatosi con il culto di varie sante di questo nome.
Di Bussolo: dovrebbe derivare, direttamente o tramite modificazioni ipocoristiche o accrescitive, anche dialettali, dal soprannome medioevale bussulus (piccolo bosso), forse collegato con la lavorazione del legno di bosso da parte del capostipite.
Di Camillo: cognome patronimico, derivato cioè dal nome del padre, da intendersi come "figlio di". Camillo è un antichissimo nome di origine fenicia che significa "ministro di Dio, colui che sta al cospetto di Dio". Veniva dato ai giovani che, nell'antica Roma, affrontavano il noviziato.
Di Candilo: la forma cognominale Candilo è stata a mio avviso generata dalla cognominizzazione di Candeloro, nome dato agli infanti nati il giorno della festa religiosa delle Candelora o della Purificazione di Maria Vergine, festa popolare durante la quale in passato si facevano benedire candele e ceri, da cui festa candelorum, che si accendevano poi per chiedere grazie e protezione.
Di Carlo: patronimico panabruzzese, diffuso cioè con alta frequenza in tutta la regione, risulta tuttavia fortemente diffuso in Sicilia. Ha alla base il nome di origine germanica Carlo, già documentato in Italia dalla metà dell'VIII secolo (nelle forme latinizzate Carolus e Carlus, Carlonus), ma affermatosi tra l'X e l'XI secolo, per diretto influsso del personale frantone Karl (che a partire da Carlo Martello era diventato un nome ereditario di quella dinastia, succeduta ai Merovingi, che fu appunto detta “carolingia”) e per il prestigio di Carlo Magno. Il personale francone è formato dal germanico *karla-, “uomo di condizione libera” e, tra i Franchi, “maestro di palazzo” e poi “alto funzionario della corte”.
Di Cicco: è tipico della fascia che comprende Lazio, Abruzzo, Molise e Campania settentrionale, potrebbero derivare da modificazioni dialettale dell'aferesi del nome Francesco.
Di Francesco: derivato da Franceschi. Nella lingua latina i termini "Franciscus o Franzescus" venivano utilizzati come soprannome e per desigare gli abitanti della Francia. Francesco, cognome base, ha una significativa diffusione nel secolo XIII legata alla popolarità san Francesco d'Assisi.
Di Giacomo: deriva dai nomi personali Giacomo, Giacobo, che già attestati nel Medio Evo, rappresentano i diversi adattamenti dell'ebraico "Yaaquob" che nella Bbbia è il nome delpatriarca Giacobbe mentra nel Vangelo è nome di due Apostoli. Questo nome, che significa "Dio ha protetto", è stato tradotto in greco come "Iakob" e poi "Iakobos" mentre in latino vom "Iacob" e poi "Iacobus".
Di Giulio: da "iulius" derivante a sua volta da "Iovis" nel senso originario di "sacro a Giove". Questo nome si è diffuso grazie anche alla popolarità del poema virginiano "Eneide" in cui il derivato "Iulus" è il nome del figlio di Enea, dal quale discenderà una delle famiglie romne più note, la "gens Iulia", cui appartenne anche Giulio Cesare.
Di Loreto: trae forse origine da un toponimo questo cognome, frequente nel Sud doprattutto se preceduto da Di e De. Loreto, infatti, è la denominazione di due centri uno in provincia di Ancona, l'altro in provincia di Pescara, che a loro volta derivano dal latino "laurum", alloro. Il cognome potrebbe quindi derivare direttamente dai nomi di luogo oppure anche potrebbe essere passato attraverso Lorenzo e varianti, nomi personali derivati dagli toponimi.
Di Martino: deriva dal cognomen latino Martinus.
Di Pardo: ha alla base il nome di origine germanica Pardo, che è la variante di tradizione longobardica di Bardo.
Di Pietro: variante di Pietri, deriva dal nome Pietro affermatosi sin dalla prima epoca cristiana per la fama e il culto di san Pietro, primo fra gli Apostoli che ebbe direttamente da Cristo quando lo consacrò fondatore della chiesa nascente.
Di Prospero: ha alla base il nome Prospero, che continua il cognomen latino Prosper o Prosperus, afermatosi in età e ambienti cristiani come nome augurale e mistico, formato dall'aggettivo Prosper "prospero, felice, fortunato (cioè, come nome, "che cresca bene, che abbia una sorte favorevole").
Di Rado: deriva da Rado, abbreviazione del nome proprio di persona Corrado, ampiamente diffuso in tutte le regioni italiane. E' un nome di origine germanica, che significa "audace e coraggioso nelle decisioni". Alla sua popolarità hanno contribuito il prestigio di re e imperatori e il culto di vari Santi.
Di Risio: potrebbe derivare da Rizzo, variante di Riccio, soprannome dato a persone con capelli ricci. Il cognome fa parte del gruppo dei cosiddetti "patronimici", cioè che derivano dal nome del padre.
Di Rocco, deriva dal nome medioevale Rochus o Rocchus di origine germanica originato dal termine germanico hrock (corvo).
Di Spalatro
Di Stefano: è la cognominizzazione del nome Stefano, largamente affermatosi in tutta l'Italia e diventato popolare già nei più antichi ambienti cristiani per il pestigio e il culto di santo Stefano protomartire, lapidato a Gerusalemme tre anni dopo la morte di Cristo.
Di Vetre
Di Virgilio: frutto della trasformazione del nome in cognome, rimanda a Virgilio, che non ha un sigificato preciso, ma che i Romani collegavano talvolta a "virga", bastone, talvolta a "virginem", ragazza, vergine.
Diamandə
Dicarillə
Dinatə terzə: alterazione del nome proprio Donato terzo
Dində di verrə
Don Ceccə
Don Giuvannə
D'Orfeo: è decisamente di Napoli e del napoletano, derivano dal nome greco Orfeus, nome tratto dalla mitologia, Orfeo viene considerato da Pindaro il padre della musica.
Dui lire
E
Esposito: è la cognominizzazione del nome comune, e a volte personale esposito o esposto, denominazione dei bambini abbandonati ("esposti" sulla strada, davanti a case o chiese).
F
Fabiani: ha alla base i nomi Fabio e Fabiano, ripresi con la riacquisizione della classicità, nel Rinascimento dall'antico nomen latino Fabiuss e dal cognomen da esso derivato Fabianus, diventati nomi personali nell'età imperiale.
Faccia vrattə
Falcone: questo cognome ha molteplici derivazioni, dall'antico nome greco Phalces o dal tardo latino Falco e Falconius, al Falcard dei Franchi, al Falk germanico, al medioevale Falco e Falcone.
Fanfanə
Fattàṷrə
Fazzino: trae origine dal nome Fazio o Faccio che deriva da Bonifazio o Bonifacio frequente fin dal XII secolo.
Ferrə stìrətə
Festa: può derivare dal vocabolo tardo latino festus (festivo) usato come nome per uno nato in un giorno di festa, o come augurio.
Fəcatazzə
Fioravantə
Firrarillə
Firrettə
Fitti
Foca ardendə
Forgione: deriva dalla voce arcaica o dialettale forgione, col significato di fabbro, mastro ferraio: l'origine del termine va ricercata nel francese forgeron (da forge, la fucina del fabbro), con uguale significato. Si tratta, dunque, delle cognominizzazioni di nomi di mestiere attribuiti ai capostipiti.
Fracassillə: Fracassa deriva dal cognomen latino Fraucus o, quelli di cognominizzazione più recente, potrebbero derivare dal soprannome francese Frequesse italianizzato in Fracass. Dobbiamo pensare ad un derivato di fracassone con chiaro valore di persona turbolenta e violenta, o per lo più anche nel senso di spaccone, millantatore.
Frani: dovrebbe derivare da una forma aferetica del nomen latino Afranius.
Fratta frattə
Fraviattə
Friscettə
Frittatellə
Fruulaunə
Fufù
Funzunillə: alterazione del nome proprio Alfonso.
Furnarə
Furrarillə
G
Galante: questo cognome era un soprannome medievale formato da "galate", dal francese antico "galant", che significava "che si diverte", poi "innamorato". In origine il cognome venia attribuito col significato di "onesto, leale, valente".
Galuppi: potrebbe derivare dal soprannome connesso con il termine galoppo, originato da caratteristiche comportamentali del capostipite.
Garibbaldinə
Gaspari deriva, direttamente o tramite ipocoristici o accrescitivi, ed eventuali modificazioni dialettali, dal nome tardo latino Gaspar o Gasparus, di origine ebraica o più propriamente levitica.
Gendarmə
Giacandə: alterazione del nome proprio Giocondo
Giaccattə puleitə
Giacchinillə
Giambò
Giangarellə
Giangarilli
Giapponə
Giarrattə
Gigetto
Gigliotti: alla base è il nome giglio, uno dei tanti personali formati da nomi dei fiori, spesso con valore simbolico: in questo caso, il giglio simbolo di candore e purezza.
Giobbə
Giovine: è la cogniminizzazione del nome antico Giovine o Iovine da un soprannome o appellativo formato da giovane.
Gisù Crestə
Giurgettə: alterazione del nome proprio Giorgio.
Giusejə deriva dal nome Giosia
Giuseppe Verdi
Gualdieri: alla base è il nome di origine germanico Gualtiero, adattamento di un personale *Waldhari( formato da * waldaz "potente, capo, comandante e *haria "esercito, popolo in armi, con il significato originario , quindi, di potente nell'esercito o capo dell'esercito.
H
Hallejnə nairə
Hallejnə
Hallenàccə
Hammàṷnə
Harzənattə də sandə Məcchelə
Hatta mauscalə
Hattàṷnə
Hattə
Heuva heuvə
I
Iarussi
Jachille
Jair
Jervolino
Jinnaraunə: alterazione del nome proprio Gennaro.
Jinnarillə: alterazione del nome proprio Gennaro.
Jisciarə: chi proveniva da Gissi.
L
La bella sanə
La bellə
La fimminallə
La giorgiə
La radiə
La riggèinə də lə lapə
La robbafujə
La scemmiə
Lacanale: deriva, direttamente o tramite una modificazione dialettale, da toponimi quali Canale o dal fatto che la famiglia abitava in prossimità o sulle rive di un canale.
Laccabbràṷnə
Lancianaisə: chi proveniva da Lanciano.
Laparellə
Lasciulì
Lattanzio: ha alla base il nome Lattanzio ripreso in età umanistica dal cognomen latino Lactantius, di origine incerta (forse derivato dalla divinità romana della vegetazione Lactans).
Lattarə: venditore di latte.
Le mucchə
Lebbrə "È lunga in storia... Nel sessantatre mio padre lavorava a la ferrovia, la mamma e io abitavamo una casa presso il Morretto, D. Ottavio lo sa, e il fratello era a servizio di zio Saverio di Giacomo, detto il lepre, ne la masseria a Santa Lucia".
Leccese: proveniente da Lecce.
Leone: alla base è il nome Leone o Leo, che continua, nel caso obliquo e, rispettivamente, nel nominativo, il cognomen e poi personale latino di età e ambienti cristiani (ma anche ebraici) Leo Leonis ( da leo leonis "leone", antico prestito dal greco leon leontos), affermatosi per il prestigio e il culto di vari santi così denominati e soprattutto di san Leone Magno o Leone I, papa nel V secolo.
Lescə lescə
Liàṷnə
Lintillaisə: chi proveniva da Lentella.
Lizzi: ha un ceppo nel teatino a Monteodorisio, Guilmi, Carpineto Sinello e San Salvo, uno a Roma, uno a Napoli e Caivano nel napoletano, uno nel foggiano a Troia e Foggia ed in Calabria nel reggino a Siderno e Gerace, oltre all'origine dal nome medioevale Litius, in molti casi si può prendere in considerazione una derivazione dal cognome slavo Lisčic, forma ipocoristica e patronimica del nome Lech.
Lizzitillə
Lollò
Lu bellə
Lu biondə
Lu masculə
Lu struzzə
Lulù
Luuggiàṷnə: alterazione del nome proprio Luigi.
M
Mabbù
Mac mac
Maccaràṷnə
Maccarnarə: produttore di pasta.
Mafaldə
Magna pulendə
Mammeinə: levatrice
Mammuccə bellə
Mandicillə
Manellə
Mangijàṷnə
Manzi: la derivazione di questi cognomi è dubbia, potendo sia derivare da un soprannome legato all'allevamento o alla cura o a qualche altro collegamento con i manzi (vitelloni), oppure dal nome medioevale Manso (Mansueto) o dal provenzale Mans, Manz. Un'altra ipotesi li fa derivare dal vocabolo latino medioevale mansum (rimasto) con riferimento allo stato di lavoratore asservito alla terra.
Marchesani: derivano da soprannomi originati dall'aver, il capostipite, un qualche rapporto con una famiglia nobiliare, in qualità di servitori o mezzadri.
Mariani: trae origine dal personale mariano che riflette il soprannome latino "Marianus", a sua volta derivante da "Marius", antico nome di origine etrusca. La sua diffusione è dovuta al ulto di san Mariano, ma soprattutto al legame con l'aggettivo mariano cioè "della Vergne Maria".
Marino: nella maggior parte dei casi è la cognomizzazione del nome Marino, che continua il cognomen e poi personale latino Marinus, di origine etrusca connesso per etimologia popolare con marinus (da mare), che vive e lavora sul mare.
Mariscialle
Mariulattə
Marmillattə
Marrocco: dovrebbe derivare dal nome medioevale Maroch (Marocco) molto diffuso, ma è pure possibile in molti casi una derivazione dal nome di alcune località chiamate Marrocco.
Marrollo: trattarsi dell'italianizzazione del cognome spagnolo Marola.
Marrullettə
Marzahallə
Marzolino
Mascetra
Masciarellə
Massarə
Mastra Giliə
Mastrə Pasqualə
Mastrə Vincenzə
Mastriccə
Matalenə: Maddalena
Maurizio: ha alla base il nome Maurizio, che continua il cognomen e nomen latino di età imperiale Mauricius o Mauritius, derivato da Maurus.
Mazzucchiə
Mbercatə
Mbruiə
Mbuppə
Melənarə: soprannome basato sul vocabolo tardo latino molinarius (addetto al mulino).
Mellə petə
Memma: potrebbe derivare dal cognomen latino Memmius.
Menna: all'origine di questo cognome c'è la voce "menna" dal latino "minna", tipica dell'uso dei dialetti centro-meridionali. Il suo significato è "mammella". Il cognome appartiene alla categoria dei derivati da soprannomi riferiti a parti del corpo umano.
Micchaliccə: alterazione del nome proprio Michele.
Miggischə
Milanaisə
Minanzə: alterazione del nome proprio Venanzio
Mingazzettə: alterazione del nome proprio Domenico
Minguccə
Minichirə
Ministrə
Minzù
Mirolli
Mittivarre
Mìṷlə
Modugno
Molisani
Monaco: è evidente il richiamo a termini che indicano la condizione e il grado di religiosi, rimandano anche a soprannomi, che sono derivati dalle parole "monica, monaco, monaca". L'origine è nel greco "monakhos" che vuol dire "unico, solitario" e deriva da "monos" col significato appunto di unico.
Monteferrante
Montefiore: molto molto raro, ha un piccolissimo ceppo nel teramano ed uno nel leccese, dovrebbero derivare dai vari toponimi contenenti la radice Montefiore.
Mucci: dovrebbe derivare dal nomen latino Mucius
Mudeure
Mulunare: soprannome basati sul vocabolo tardo latino molinarius (addetto al mulino).
Munda esene
Muntagneule
Muscille
Mutarille: muto.
Muzzutille
N
Napiliàune
Nardito: deriva, sia direttamente che attraverso ipocoristici, accrescitivi o modificazioni, anche composti, ed anche dialettali, dal nome medioevale italiano Nardo, aferesi di nomi come Leonardo e Bernardo o anche Reinardo e Mainardo di derivazione germanica, o altri simili, tutti derivati tra l'altro dal termine medioevale germanico hard (duro).
Natachìṷle
Natale: ha alla base il nome Natale che continua il latino Natalis (da dies natalis "giorno della nscita", derivato da natus, participio perfetto di nasci "nascere").
Ndraffà
Ndreccia jervə
Neccè
Nennè
Ngicchə
Nəccarillə
Nicə: alterazione del nome proprio Cleonice.
Nicole di nottə
Niraunə
Nəscaisə
Nnucèndə: alterazione del nome proprio Innocenzo
Novelli: è la cognomizzazione di un nome e soprannome medioevale Novello, formato da novello "nuovo, giovane", che poteva distinguere, come secondo nome, un membro della stessa famiglia più giovane di un altro che aveva lo stesso nome, ma che poteva anche essere dato al figlio ultimo nato.
O
Olepə a la tanə
Orzoro
Ottaviano: alla base è, in generale, il nome Ottaviano, che risale, con una tradizione quasi sempre dotta, al nome aggiuntivo latino dell'ultima età repubblicana Octavianus.
Ottecenquantə
P
Pacchianellə
Pace e sonne
Paulàṷnə
Paia longhə
Palettə
Pallaunə
Palombo
Pammadèurə
Panarazzə
Panarə
Panzabenə
Panzannentə
Panzutillə
Paparellə
Parentə d'hurdunairə
Parigi
Pasqualiccə: alterazione del nome proprio Pasquale.
Passarillə
Pastarellə
Pasturellə
Patrassettə
Patripascə
Pecchə
Pèichə
Pəlacichə
Pellə e ossə
Peppə də cannə
Perecchə
Persiani: assolutamente raro dovrebbe derivare dal nome germanico Persis, ma potrebbe pure derivare dal termine regionale "persia, persa", che indica la piante di maggiorana (dal greco "persea").
Pesciolino
Petanə
Petitti: deriva o dal nome medioevale Petitus o Petita nel senso di richiesto/a attribuito ad un figlio/a molto desiderato o anche da una modificazione del nome francese Petit (piccolo).
Petrus
Piccingiallə
Piccirilli: deriva dal nome medioevale Piccolus o anche da soprannomi legata alla bassa statura o all'essere un soldato portatore di picca (sorta d'arma tardo latina).
Pichiriccə
Pietropaolo: deriva dalla fusione dei nomi Pietro e Paolo.
Pəgginellə
Pəlacichə
Pəlimeriə: alterazione del nome proprio Epimenide
Pəllarillə
Pilli riscə
Pənnuccə
Pinze a la saliutə
Pippiccə: alterazione del nome proprio Giuseppe.
Pippinellə: alterazione del nome proprio Giuseppe.
Pirallə
Piscicelli: ci sembra abbastanza riconoscibile la radice di "piscis", pesce che in molte zone dell'Italia centro-meridionale si pronuncia "pisci" o, nel caso di un piccolo pesce, fa "piscitelli"
Poggə masculə
Poggettə
Pomponio: questo cognome deriva presumibilmente da "Pomponius" nome latino di famiglia. Fa parte del gruppo di quei cognomi che devono la loro origine a famosi personaggi politici e letterati classici.
Popettə
Popolonə
Porca Madonnə
Porce
Presenza: questo cognome potrebbe derivare dal nome latino di persona "Praesentius" e, in questo caso, potrebbe essere stato attribuito come augurio, avendo il significato di "pronto, risoluto, potente".
Puca: dovrebbe essere di origine albanese e derivare dal toponimo di Puke in Albania, forse il luogo d'origine dei capostipiti.
Pujammə
Pullastrə
Pullutraisə: proveniente da Pollutri.
Pumpuiàṷnə: alterazione del nome proprio Pompeo.
Punnaisə: proveniente da Penne.
Punta ranucchiə
Pupattàunə
Pupucciə
Purcə e pecherə
Q
Qualangettə: alterazione del nome proprio Nicolangelo.
R
Rachiliccə
Raimondi: è la cognomizzazione del nome di origine germanico Raimondo, formato dal 1° elemento *ragan "consiglio, decisione ispirata dagli dei e *munda in tedesco Mund) "protezione, protettore": il significato originario, quindi, potrebbe essere " che protegge con il consiglio degli dei" o "protezione divina".
Rais
Rapunàisə
Rasciàunə
Rassebbattə
Rattazzini: ha alla base un originario soprannome formato da ratto "topo", dato in riferiemtno all'agilità e alla sveltezza dei topi, o altre caratteristiche.
Rè Giuvannə
Recchiə rittə
Rəgginellə
Rəmeggə
Rəmegliə: alterazione del nome proprio Erminia.
Resiə
Ricchezza: alla base è normalmente il nome augurale Ricco.
Ricchiaunə
Riccitillə
Riculə
Rišcə: intendendo una persona rossa di capelli, di pelo o di carnagione.
Rizzirə
Robba cunejə
Robba fujə
Rondellə
Rosa nairə
Rossano: l'origine è da ritenersi legata alla caratteristica della colorazione dei capelli o della carnagione della famiglia originaria, già presso i romani questa caratteristica aveva originato il cognomen latino Rossius.
Rubbinillə
Rumanellə
Ruscettə
Rutulàṷnə
S
Sabatini: è la cognomizzazione del nome, raro e antiquato denominazione medioevale "Sabbatinus" o "Sabatus" dato a bambini nati in questo giorno della settimana.
Sabellico: cognome frequente nel Centro-Sud d'Italia proviene dal latino Sabellus, nome con il quale si indicava una persona "appartenente alla tribù italica dei Sabelli". Quanto all'origine si può pensare ad una radice prelatina "sab" che significa "fosso, canale".
Sacrastanə
Saggicciottə
Salareulə: venditore di sale.
Salerno: è formato dal toponimo Salerno.
Sandamannajə
Sandokan la tegrə də pozz'Andeichə
Sangiorgio: è formato dal toponimo San Giorgio, largamente rappresentato in tutta l'Italia.
Santarillə
Sand'bbunə: proveniente da San Buono.
Santilli: è la cognomizzazione dei nomi di tradizione e devozione cristiana Santo che continua il personale latino di età imperiale Sanctus "sacro, venerato, santo".
Sassarillə: diminutivo di Sassi.
Sassi: rappresenta la cognominizzazione del nome di origine germanica Sasso, adattamento dell'etnico, soprannome determinatico e poi nome, Sahso (i tedesco Sachse) "Sassone, della Sassonia.
Sbirruccə
Scandallə
Scarapellə
Scardalànə
Scardapane
Scarparə
Scarparillə
Schillaci
Sciabbəlaunə
Scialoppə
Sciascia: è la cognomizzazione della forma familiare e affettiva regionale Sciascia del nome femminile Rosaria, comune con il maschile Rosario nel sud.
Sciasciotte: alterazione del cognome proprio Sciascia.
Scimiallə
Scirnaisə: proveniente da Scerni.
Sciuràṷnə
Sciusciullàṷnə
Settə bottə
Settə cheilə
Settə midajə
Severo: ha alla base i nomi Severo, che continuano il cognomen latino Severus, da severus "severo, austero".
Sfrusciatillə
Sgabbellə
Sgarzatə
Sì papà
Siculastrə
Sigismondi: è la cognominizzazione del nome di origne germanico Sigismondo, corrispondente al tedesco Sigismund o Siegmund. Il personale germanico è formato da "sigis" vittoria e "munda" protezione, e il significato originario potrebbe essere "che assicura la protezione (del popolo) con la vittoria".
Signor dottore
Silvestri: ha alla base il nome Silvestro, che continua il personale latino tardo Silvester, formatro dall'aggettivo silvester "delle selve, dei boschi, rozzo, incolto".
Sinachettə
Sippiccə
Sisì
Smanecchiə
Solgenizzə
Spaccalainə
Spagneulə
Spaletrə
Speggiorin
Splash
Stagnarillə
Stanisci: difficile individuare l'esatta origne e il significato di questo cognome. Sappiamo solo che "Stanitsa" è un nome di luogo nel Pleponneso. Il Jugoslavia esiste il cognome "Stanic". Possiamo solo supporre che si tratti di un cognome che proviene da quei territori.
Stella azzurra
Sticchiə
Sticcolinə
Stoppə
Surdarellə
Surdarillə
Suriani
T
Taccillə
Taccunellə
Tamburrìllə
Tamurrirə
Tarquinio: si tratta di un cognome che ha alla sua base il nome proprio di persona Tarquinio, dal latino "Tarquinius", che ha il significato di "originario, abitante di Tarquinia" (antico centro etrusco). È il nome di un'antica e nobile famiglia romana, che ha dato a Roma due re, Tarquinio Prisco e Tarquinio il Severo.
Tarzan
Tatilliccə
Tattà
Tavernairə
Tenaglia: fa evidentemente parte del gruppo dei cognomi derivati da attrezzi ed utensili. La parola "tenaglia" deriva dal latino "tenacula", plurale di "tenaculum", cioè "legame". Il cognome poteva essere in origine un soprannome di mestiere attribuito a persona svolgeva un lavoro in cui era richiesto l'utilizzo di questi arnesi.
Terpolillə
Terrébbələ
Tiberi: questo cognome deriva dal nome proprio di persona Tiberio, dal latino "Tiberius", ce significa "proveniente o nato presso il Tevere", ma anche "sacro al dio Tevere". Il nome si è diffuso grazie alla fama dell'imperatore romano Tibero Claudio Nerone.
Təmellə
Timpone: è la cognominizzazione del nome di origine greca Timpa "colle, rupe, dirupo".
Tinajccə
Topo gigio
Toppə
Torista
Tostə e nàirə
Totò
Trappiticcə
Traversə
Tre patanə
Tre scheupə
Tresə
Troiano: facilmente questo cognome è quel che i linguisti definiscono un "etnico" nel senso che indica la provenienza di una popolazione. Nel caso si tratterebbe di oriundi da Troia. Resta da decidere se è troia in Puglia o la mitica città dell'Iliade.
Truffelə
Trumbaunə
Tubb
Tupone
Turə
Turiddu
Turillə
Turrebbələ
Tussanə: chi proveniva da Atessa
Tutummellə
U
Uattə uattə
Ucchi'a lu petə
Ucci: il cognome potrebbe nascere da un diminutivo di ferruccio o di altri nomi come Alduccio, Marcuccio, ecc. Col tempo sono venute a cadere una o più sillabe iniziali a seguito della nota abitudine di abbreviare, nell'uso, nomi e soprannomi.
Urbano: riflette il nome Urbano che continua il cognomen e poi personale latino Urbanus che è formato probabilmente da urbanus ( derivato da urbs "città") "cittadino".
Urr urr
Ursagne
Ussucialle
V
Vaccarillə
Vaccattə
Vardinillə
Vardisciaunə
Vastareulə
Veccə veccə
Vena venə
Ventocinque
Verini
Vindiunə
Vitelli: ha alla base il soprannome formato o derivato da vitello o il cognomen latino tardo Vitellius.
Viti: alla base di questi cognomi è sostanzialmente il nome personale Vito.
Vocca tortə
Vocc' apertə
Vocchə də feuchə
Z
Za Cócchə
Za monachə
Za Pəpparellə
Zaccareinə: alterazione del cognome proprio Zaccaria.
Zangherə recchə
Zappacosta: dovrebbe derivare tutti da un soprannome legato al mestiere del contadino
Zappantoniə: Giuseppantonio
Zatì
Zerra
Zi monecə
Zi Pipituccə
Zicchinillə
Zirracchjulə
Zoccolettə
Zomba finestrə
Zoppi: ha alla base un soprannome di evidente motivazione formato da zoppo.
Zucaro: dovrebbe derivare, direttamente o tramite ipocoristici, da soprannomi originati dal mestiere del capostipite e legati al termine dialettale zuccaro (zucchero) o al mestiere di coltivatore di zucche.
Zumbarillə
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