giovedì 18 aprile 2024

Avvenimento nel Simulacro di Maria Santissima delle Grazie in Monteodorisio - 1886

 L’anno 1886 il di 20 settembre alle ore 7 a.m.



Noi qui sottoscritti Arciprete e Sacerdoti di questo Comune di Monteodorisio ci siamo personalmente conferiti nella chiesuola suburbana di nostra giurisdizione, sotto il titolo di Maria Santissima delle Grazie, onde acclarare quanto di vero od immaginario fosse avvenuto la sera precedente, circa le 7 p.m. sulle macchie rosse che alcune persone devote han creduto osservare sulla mano dritta del Simulacro chiuso dentro nicchia con vetrina, di detta Vergine. Essendosi da noi tre e da altri forestieri e paesani compiute a vetrina chiusa le prime osservazioni per cui rifrazioni e riflessioni di raggi potean dar luogo ad ottiche illusioni, si è immediatamente proceduto ad altre indagini a vetrina aperta.

Si vedeano delle piccole macchie rosse nella prima falange dell’indice della mano dritta di esso Simulacro; ma essendosi strofinato un fazzoletto bianco su quei punti rossi questi son rimasti intatti, senza che il colorito si fosse trasfuso in detta pezzuola, segno evidente che i punti  rossi non partivano da tinta fresca applicato poi, previa bagnatura con molte gocce di acqua purissima, detto fazzoletto sugli stessi punti rossi, la tinta rossa si è trasfusa nella parte bagnata, offrendo così un colore sbiadito, segno che tinta fosse disciolta e la mano è rimasta tersissima.



Si fa pure osservare che essendosi reiterate volte di sera e di mattino nei seguenti giorni ripetute le stesse indagini, detta mano si è trovata sempre tersa.

Ciò mena alla naturale conseguenza, che le rosee tinte non più apparse in quei punti, né in altri di detta Immagine, nulla di soprannaturale possa arguirsi per continuazione di avvenimento.

A una premura si è pure distaccato il merletto che cingeva il polso della stessa mano, in parte macchiato, ma portandosi così il merletto come la pezzuola sucennata per osservarsi dal farmacista Signor Luigi de Cristofaro, ed essendosi pur ricordato, che una corona di confetti colorati erasi per molto tempo mantenuta sospesa appunto sulla indicata mano, si è dedotto che la tinta dei confetti disciolta all’azione del caldo e dell’umido, abbia prodotto quelle rosee macchie e null’altro.

Nondimeno si sono gelosamente conservati in Chiesa il merletto e il fazzoletto finché in tutti i decorsi giorni si sono ripetute le indagini sul Simulacro; ma nulla di nuovo si è potuto rimarcare ne nell’uno, né nell’altro, onde i menzionati oggetti, per qualunque ulteriore osservazione, si presenteranno all’Autorità Ecclesiastica.

Finalmente, in quanto alle prodigiose guarigioni attribuite da paesani e forestieri all’uso dell’acqua attinta da un pozzo, che per ordine del Municipio si è scavato di recente a comodo di quelli che intervengono alla fiera stabilita legalmente per la prima Domenica di settembre nelle adiacenze della Chiesuola, nulla di positivo possiamo acclarare, tranne le pubbliche voci, ed il concorso di devoti, che da vari giorni forma uno spettacolo veramente edificante.

Così redatto e chiuso Monteodorisio 27 settembre 1886

Cesare Canonico Raimondi

Nicola Sacerdote Fanghella

Vincenzo+ Arciprete Iarussi

Al Reverdissimo Monsignor Vicario Generale

D. Graziano Canonico Bonacci in

Vasto

Monteodorisio 27 settembre 1886

Oggetto: Avvenimento nel Simulacro di Maria Santissima delle Grazie in Monteodorisio

Reverendissimo Monsignor Vicario generale

Le fo tenere qui accluso il processo verbale firmato da me, e da due Sacerdoti Raimondi e Fanghella, dai quali ho creduto farmi assistere nelle indagini accurate compiute fin’oggi per acclarare quanto di vero od immaginario fosse avvenuto nel Simulacro di Maria Santissima delle Grazie nella sua chiesuola suburbana di mia giurisdizione, nonché sull’acqua dell’adiacente pozzo, cui si attribuiscono dalla pietà dei fedeli mirabili guarigioni. Esso verbale che fu aperto omnibus paesani e forestieri alle 7 a.m. del 20 corrente mese, è stato chiuso oggi dopo quotidiane osservazioni fatte mattina e sera, se vi fosse soprannaturali avvenimenti a gloria della Santissima Vergine, ed a beneficio dei Popoli.

Era ben inutile e stolto importunare i Superiori con monche relazioni, sena prima compiere qui il Parrocchiale dovere, anzi forse poidomani porterò tutto in persona.

La ossequio.

Il Parroco

Vincenzo Arciprete Iarussi


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