giovedì 31 dicembre 2020

domenica 27 dicembre 2020

Nozze d'oro per Maria Urbano e Carmine Presenza che hanno raggiunto e festeggiano il traguardo dei 50 anni di vita assieme...

 



Oggi i gentili coniugi Maria Urbano e Carmine Presenza festeggiano un traguardo importante e significativo: il raggiungimento dei 50 anni di vita matrimoniale.

In questa lietissima circostanza ci piace far giungere alla gentile signora Maria ed allo sposo, Carmine Presenza, gli auguri più belli e sinceri.

martedì 22 dicembre 2020

mercoledì 2 dicembre 2020

MONTEODORISIO: IL BASSORILIEVO DI VICO COLAMEO

di Luigi Murolo




Il Vangelo secondo Matteo chiude con i seguenti versetti (Mt. 28, 19-20): «Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». Ciò indica l’esortazione del Cristo all’evangelizzazione e al battesimo nel nome della SSma. Trinità. 

Da questo punto di vista, il minuscolo bassorilievo altomedievale allocato in un paramento murario esterno di vico Colameo a Monteodorisio – la velatura di tre angeli su di una barca (simbolo della navigazione verso la salvezza) che solca un mare pieno di pesci – ne testimonia la rappresentazione (non va dimenticato, inoltre, che alcune antiche iconografie presentano il pane eucaristico viene sostituito dal pesce in quanto codice di Yeshua [Gesù]). Chiaro il riferimento alla parabola della moltiplicazione dei pani e dei pesci presente nei quattro vangeli. Va sottolineato, inoltre, che la figurazione angelica della Trinità è presente già dalla fine di IV secolo (anche se in contesto eucaristico) nei mosaici di S.Vitale a Ravenna (fig. 1). 

 


Quello di «pesce» è un simbolo derivato dalla traduzione del termine greco ichthýs, a sua volta acronimo di Iēsous Christos, Theou Yios, Sōtēr, che in italiano viene reso con «Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore». 

In buona sostanza, l’allegoria sottesa alla rappresentazione di vico Colameo (databile probabilmente ai secc. XI-XII) indica il battesimo dei catecumeni nel segno della Santissima Trinità. Che si collega al titolo della chiesa di S.Giovanni Battista (ecclesia baptismalis di Monteodorisio), il cui sito originario doveva essere allocato lì dove sussiste ancora il bassorilievo.




domenica 22 novembre 2020

L’inaugurazione dell’asilo Edward Molisani – Presenti Howard Molisani e Mons. Carrol Abbing


La grande giornata della bontà

Monteodorisio, 30 maggio 1957

Il 30 maggio dell’Ascensione di quest’anno resta non solo nel cuore dei monteodorisiani, ma degli abruzzesi e degli italiani la grande giornata della bontà e della italianità per l’inaugurazione a Monteodorisio, ridente cittadina del vastese, dell’asilo dedicato al generoso conterraneo  emigrato mr. Edward Molisani, il quale, col concorso del lavoro e del patriottismo degli  italiani della Local 48 di New York, sezione della potente organizzazione ILGWU presieduto dal chiar.mo mr. David Duninsky, ha promosso qui, come altrove, la costruzione di un nido accogliente per i bimbi della terra natia, memore della triste infanzia e della squallida giovinezza, che lo costrinsero a varcare l’oceano.

Fra i numerosi intervenuti, ospitati signorilmente nel palazzo del Presidente dell’Amm. Provinciale gr. Uff. prof. Pompeo Suriani, chiedendo sin d’ora venia per le involontarie omissioni, abbiamo notato:

da New York: sig.ra Anna Molisani, consorte del compianto comm. Edward, l’acclamato zio e papà di tanti piccini, avv. Howard Molisani, succeduto al padre nella direzione della Local 48 e nel suo apostolato della bontà, mons. Carrol Abbing, l’angelo volante dei bimbi d’Italia, fondatore dei Boy’s Town, mr. Rubinstein e sig.ra e mr. Savenugh e sig.ra dell’Ufficio Documentazioni della ILGWU, sig.ra Maria Bottari, solerte collaboratore dello scomparso, sig.ra Anna Ciotti e consorte mr. Michael Di Fano, consigliere della Local 48;

da Roma: on Giuseppe Spataro e consorte donna Letizia, in rappresentanza  del gruppo parlamentare abruzzese-molisano, on. Mario Cotellessa, gr. Uff. Pompeo Suriani e consorte donna Maria, Presidente dell’Amm. Provinciale di Chieti;

da Chieti: il prefetto della Provincia, dr. Carlo Benigni, il Questore dr. Giuseppe Oliva, il cons. Prov. Avv. Antonio Mariani, il Presidente della Camera di Commercio dr. Arrigo Chiavegatti, il Dir. Dell’E.P.T. dr. Giuseppe Rulli, il colonnello dei carabinieri comandante la legione, il Provveditore agli Studi rappresentato dall’arch. Luigi Martella, preside dell’Istituto magistrale di Vasto, il rag. Lillino Artese dell’Amministrazione Provinciale, il segr. Prov. Della CISL sig. Angeletti;

da Vasto: il cons. Prov. Dottor Luigi Muzi, il Sindaco rag. Idiano Andreini, il commissario dell’O.N.M.I. dott. Gaetano Vallone, il cons. Della Camera di Commercio sig. Nicola Moneferrante, il presidente della Azienda di Soggiorno e Turismo comm. Carlo Boselli, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati Antonio Fanghella, il cav. Alfredo Bontempo e sig.ra Linda, i cons. Comunali Francesco Cinquina, Luigi Fiore e Carlo Melle, il prof. Oreste Giordano, i corrispondenti dei quotidiani e numerosi cittadini;

da Monteodorisio: il Sindaco cav. Giovanni Suriani, il vice sindaco  Raffaele De Cristofaro e signora, l’avv. Alfonso Suriani e sig.ra Giuseppina, i consiglieri comunali, padre Gerardo, superiore dei Carmelitani del Santuario delle Grazie, padre Antonio, ardente collaboratore del geniale mastro Alessandro Menna, padre Luca e presente, si può assicurare, tutta la cittadinanza di Monteodorisio.

Particolarmente affettuoso l’incontro tra l’avv. Howard Molisani  l’on. Spataro, che ha abbracciato il figlio dell’illustre sindacalista italo-americano.

Sui muri dell’edificio e delle abitazioni splendevano i colori degli striscioni inneggianti agli ospiti e all’insigne scomparso in terra lontana.

Dopo la benedizione impartita dal Vicario della Diocesi mons. Vincenzo Russi, giunto da Vasto anche in rappresentanza di S.E. l’Arcivescovo  di Chieti, con la formula augurale della Chiesa: pax huie domui et omnibus habitantibus in ea, si è iniziata la visita ufficiale dei locali.

La prima pietra d’un tempo, col concorso dei17 mila generosissimi della Local Italiana 48 di New York, è diventata una imponente costruzione, ordinata razionalmente, posta in un luogo  ameno, donde lo sguardo spazia sull’ampio panorama fino al mare, capace non solo di accogliere una numerosa schiera di bambini, ma anche di avviare lo scambio con altre colonie inutili durante la stagione estive.

Il presidente della Provincia gr. Uff. Suriani, dopo aver ringraziato tutti gli intervenuti e, aver delineato la vicenda terrena del defunto comm. Molisani, ha riassunto quella della emigrazione italiana, ha espresso al figlio Howard, alla sig.ra Anna Molisani e agli emigranti della Local 48 la vivissima gratitudine non solo di Monteodorisio, ma anche dell’Abruzzo, anche dell’itlaia, entrambi fieri di un conterraneo, d’un connazionale.

Il Segretario della CISLAngeletti ha recato il saluto del popolo lavoratore abruzzese, il quale ammira i sacrifici di uomini come Edward Molisani, la cui alta aspirazione era ed è che i nostri figli abbiano un avvenire migliore nella pace, nella giustizia, nell’ordine.

L’on. Giuseppe Spataro ricorda anche a nome del Parlamento Italiano la figura indimenticabile di Edward Molisani, la cui opera di generosità nel campo nazionale, di solidarietà verso i Sindacati Liberi dell’Italia è stata rilevata giustamente nel Parlamento Italiano. Egli stesso, che è stato accolto come amico, come abruzzese e come deputato, può testimoniare l’attività svolta dallo scomparso e gli eletti principi, che la ispiravano.

La direzione del figlio ora assicura che la potente organizzazione non subirà ostacoli, traguardi e ristagni, ma raggiungerà, altre tappe, altre conquiste nel libero sindacato americano.

Esprime un ringraziamento tutto particolare a mons. Carrol, a questo prelato, che non si sa bene se sia irlandese o italiano, perché parla in italiano e scrive in italiano, che ha conquistato le simpatie di tutto il mondo costruendo opere come la Città die Ragazzi di Santa Marinella, che sono opere di Dio, che riesprimono lo spirito della carità immortale di Gesù Cristo.

L’avv. Molisani, lieto e commosso a un tempo, ringrazia con quell’italiano caratteristico degli emigrati, che, come egli dice, “è mischiato, ma serve di unione fra i due popoli”. Accoglie le testimonianze di affetto rese alla memoria del padre e dichiara che l’aiuto è quello degli stessi operai del Sindacato, operai buoni e semplici, che hanno versato l’importo di una giornata di lavoro per le opere assistenziali fatte in Italia. Porge un saluto a tutti, perché a tutti si sente unito spiritualmente a nome della Local Italiana e promette che nei limiti delle risorse sarà continuata la collaborazione. “Se vogliamo, concluse, pace, giustizia e democrazia dobbiamo essere tutti uniti sotto la bandiera della pace, della giustizia e della democrazia”.

 

L’Accademia dei Giovani Filodrammatici

In onore della Missione Italo-Americana

 

In onore della missione italo-americana e in memoria del grande scomparso Edward Molisani la gioventù filodrammatica, preparata con affettuosa premura delle rev.de Suore, ha presentato un artistico programma teatrale.

Dopo il saluto e il ringraziamento di padre Luca agli ospiti espresso in inglese, un grazioso coro di fanciulli e di bimbe ha eseguito «Fratelli d’Italia», applaudito in piedi.

Si è presentato quindi Peppino Raimondi, che con piacevole disinvoltura ha rivolto un indirizzo poetico alla memoria di Edward Molisani.

Nel coro delle bambine, amabile corbeille di fiori infantili, si è distinta la piccola Luciana.

Concettina Menna ha donato alla sig. Anna Molisani un mazzo di garofani, eseguendo molto bene la sua particina.

Un coro di bambine più grandicelle, veri uccellini in picciol nido, come hanno cantato, ha accompagnato gentilmente la pergamena di cittadino onorario all’avv. Howard Molisani suggellandola con due freschi bacetti.

Applaudita la graziosa annunciatrice Maria Di Giacomo, schietta come stelo di giglio.

Una ondata di commovente nostalgia ha sollevato la bella sig.na Irma D’Amora, che con voce limpida e modulata ha cantato «Italia mia!».

Nella danza del tricolore eseguite dalle gaie fioraie, tutte indistintamente meritevoli di applausi, abbiamo notato Liliana Zoppi e Giovanna Di Giacomo.

Con garbata dizione Lucia Jaussi ha presentato l’incancellabile ricordo di Edward Molisani alla sig.ra Anna Molisani «Mamma Bianca», rivelando con la grazia delle sue primavere il sentimento di tutti i presenti.

Brio festoso ha sfoggiato l’annunciatrice sig.na Maria Di Giacomo eseguendo : «Canto in italiano», molto appropriato fra tanta invadenza di ritmi assordanti: con piglio birichino e burlesco si è esibita la sig.ra Irma D’Amora nelle divertenti strofette di: «J’ so’ Marianicole de la Rocche».

Le sig.ne Antonietta Tenaglia, Teresa Raimondi, Maria Svanisci, Irma D’Amora, Ida Colameo, Francesca Del Bianco, Maria Menna, Maria D’Adamio, Antonietta Vaini, Domenica La canale, schiera primaverile di belle figliuole, hanno presentato con dovizia di costumi tradizionali e con efficacia interpretativa la scena abruzzese delle «Conche», lucide di rame, inquadrata nella canzone del maestro Guido Albanese: «L’acquabelle».

Infine, su insistenti richieste del pubblico, la sig.ra Irma D’Amora, che ha contribuito col concorso delle sue leggiadre amichette alla maggior parte del successo, ha ripetuto la ingenua prosopopea di: «J’ so’ Marianicole de la Rocche». Mietendo per se e per tutte le collaboratrici gli applausi meritati della serata.

domenica 1 novembre 2020

sabato 31 ottobre 2020

giovedì 15 ottobre 2020

mercoledì 30 settembre 2020

È USCITO IL ROMANZO "IL ROMANZO DEL MUDO", di LUIGI DELLA PENNA.


 

Carissimi amici, finalmente è disponibile anche il libro : "IL ROMANZO DEL MUDO", di LUIGI DELLA PENNA.

Juan Roman Riquelme, l'ultimo Diez, colui che ha superato, con la maglia dei bosteros, l'altro mitico numero Dieci azul y oro, Diego Armando Maradona. Tra la fine degli anni Novanta e l'inizio del terzo millennio, è il simbolo di un Boca Juniors da leggenda, di cui è capitano e trascinatore. "Il romanzo del Mudo" è un'opera che racconta le gesta sportive, le magie dell'enganche in chiave epica, romanzesca perchè, con lui, realtà e finzione si fondevano, lasciando pagine epiche di calcio giocato.

martedì 29 settembre 2020

Monteodorisio, mercoledì 30 settembre si riunisce il Consiglio Comunale



Si informa la cittadinanza che il consiglio comunale si terrà domani mercoledì 30 settembre 2020 alle ore 19.30 presso l’Auditorium “Sordello da Goito” in piazza Umberto I.
I punti all’ordine del giorno:

1°- Lettura ed approvazione verbali seduta precedente;
2°- Approvazione modifiche al regolamento di disciplina della tassa sui rifiuti (TARI);
3°- Validazione piano economico finanziario e approvazione delle tariffe TARI: anno 2020;
4°- Documento unico di programmazione semplificato (DUPS) periodo 2021-2023 - discussione e conseguente deliberazione (art. 170, comma 1, del d.lgs. n. 267/2000);
5°- Armonizzazione dei sistemi e degli schemi contabili di cui al d.lgs. n. 118/2011. presa d'atto della facoltà di non predisporre il bilancio consolidato (comuni sotto i 5.000 abitanti) (art. 1, c. 831, l. 30 dicembre 2018, n. 145);
6°- Comunicazione.

La cittadinanza è invitata a partecipare. Obbligatorio l’uso delle mascherine.


sabato 12 settembre 2020

Suor Benedetta: “Rifarei questa scelta 100 volte”

In una famiglia di 4 figli 3 su 4 si sono consacrati a Dio



Suor Benedetta è stato il nome scelto da Rosa Angela Monaco, una giovane donna nata il 20 giugno del 1930 a Monteodorisio quando, a soli 19 anni decise di entrare in convento e consacrare la sua vita a Dio.

Dopo 70 anni di vita monastica in una intervista rilasciata al nipote Pasquale, genero di uno dei suoi fratelli, che era andato a trovarla in occasione del suo 90° compleanno dice: “Rifarei questa scelta 100 volte”.

Terza di quattro figli, nonostante era una bella ragazza e avesse tanti pretendenti ha scelto la vita monastica. Una volta aveva raccontato al nipote che appena un suo spasimante seppe che sarebbe entrata in convento svenne davanti ai suoi genitori.

Dei quattro figli solo Giuseppe aveva scelto la vita matrimoniale. Il primo fratello Antonio si era consacrato nell’ordine dei francescani ed era partito missionario in Sud Africa ed è stato proprio questo fratello che accompagnò la sorella Rosangela il Monastero delle Monache Benedettine di Sant’Anna a Bastia Umbra in provincia di Perugia. Un altra sorella ha svolto il suo servizio monastico tra le suore francescane presso “Santa Maria degli Angeli”

L’11 settembre 2020 suor Benedetta è tornata alla Casa del Padre dove erano già tornati tutti i suoi fratelli. Di sicuro la sua vita è stata una vita benedetta come il nome che ha scelto per deporre l’intera sua esistenza nelle mani del suo e nostro creatore.

 

giovedì 20 agosto 2020

giovedì 16 luglio 2020

lunedì 29 giugno 2020

Vita del Venerabile Servo di Dio Gerardo Majella

Vita 

del Venerabile Servo di Dio 

Gerardo Majella 

Fratello Laico della Congregazione del Santo Redentore 

scritta da Celestino Berruti

Napoli 

Presso Raffaele Miranda

Largo delle Pigne n. 60

1847



Il P. D. Luigi Maria Balducci della Congregazione del SS. Redentore, trovandosi ad eseguire la S. Missione in Monteodorisio nell'Archidiocesi di Chieti, nella sera del 24 novembre 1846 fu assalito da polmonia. Apparsa sulle prime la dispnea, senza tosse, ne dolore sul petto, nel quarto giorno annunziossi sotto al seno del destro lato un dolore ottuso, che si aumentava a misura, che la polmonia progrediva. Benché tutti si ponessero in uso i rimedii dell'arte salutare, pure nel quinto giorno aumentò la dispnea, e sulla sera il morbo annunziossi fatale; poiché si vide un rossore livido nella gota sinistra, che annunziava crescere a passi di gigante il processo infiammatorio del parenchima polmonare dinotando imminente passaggio alla cancrena; una respirazione difficile, corta e strepitosa, polsi molto solleciti ed irregolari, tremore e sussulto del tendini, oscuramento di sensi, perdita di parola, riso sardonico, tinta lutea sul volto, stridore dei denti, labbra coverte da squame brunazze, mani in continua agitazione, vani sforzi per fuggire, orribile rotazione de bulbi de gli occhi, collasso ed infossamento delle tempie. Si continuarono a prodigalizzare tutti gli aiuti medici ; ma ciò non ostante nel 30 novembre proseguiva imponente la descritta fenomenologia, in guisa che l'infermo non potè neanche ricevere tutti i conforti della Religione, atteso il mentovato sbalordimento, e la sua totale incapacità di avvertire: solamente gli fu amministrata la Estrema Sacra Unzione. Da Professori intanto chiamati novellamente a consulto, si prognosticò come ultima la imminente notte del citato dì 30 novembre; quando gli altri Padri e Compagni nella Missione, in mezzo alla tempesta cagionata dall'afflizione, e dal dolore il più desolante, nel raddoppiare le preghiere al Padrone della vita e della morte, ricorsero alla intercessione del loro fratello Gerardo Majella; e questo servo di Dio si degnò di esaudirli.


Infatti uno di essi ricordavasi di portare una corona, con la quale avea toccato le ossa del lodato servo di Dio, e di conservarne ancora una Immagine per sua divozione : ond’ è, che animato dalla speranza la più viva prese l'una e l'altra per applicarle al moribondo P. Balducci. Questi, che per lo innanzi era stato nella più deplorabile aberrazione di mente, al primo tocco degli oggetti espressi , cominciò a conoscere le persone circostanti, ed a riprendere l'uso delle facoltà mentali. Era stato muto per quasi un giorno e mezzo, e riprese man mano l'uso della parola. 

Quello però che più ne conferma nella idea della speciale protezione del Venerabile Fratello in questo fatto, si è, che applicata appena la Immagine suddetta alla fronte dell'infermo , egli aprì gli occhi; ed essendogli stata presentata capovolta, ben seppe notarlo, raddrizzarla, e leggervi la sottoposta iscrizione : ma in ciò fare avvertì, e disselo, che vi voleva il V, cioè Venerabile , volendo alludere alla grande stima di santità, in che era il servo di Dio. È anche degno di riflessione, che il detto Padre riavutosi dal suo mortale abbattimento, e conoscendo la grazia da Dio concessagli ad intercessione di fratello Gerardo, disse a tutti gli altri Padri fra lacrime del più vivo sentimento di tenerezza io fo voto a fratello Gerardo di celebrare ogni anno una messa alla SS. » Trinità per ringraziarla di tanti doni spirituali ad esso fatti. » Finalmente uscito dal pericolo di morte, ai suoi Compagni, che seco rallegravansi a gara, replicò più volte, che sentivasi ispirato dallo stesso servo di Dio a poter ricominciare il corso delle apostoliche sue fatiche: gli fu risposto, che per tutto quell'anno non gli sarebbe stato permesso dalla sua fisica posizione troppo deplorabile, e che anzi glielo proibivano i Medici espressamente; ma egli soggiunse « ebbene farò l'obbedienza, ma io così mi sento ispirato » – Ed il fatto veramente tanto ha dimostrato, perocchè dopo alquanti giorni di convalescenza in Monteodorisio, ed in Pollutri, con meraviglia somma degli stessi medici , il P. Balducci nel 1 Gennaro 1847 riprese in Casalanguida, luogo della stessa Archi diocesi Chietina, con maggior vigore di prima, ed in tutta la loro estensione, le opere del santo Mistero, proseguendo le sante missioni col predicare, e confessare sino al termine prefisso dalle Regole, che fu a 24 Maggio seguente; e noi con gioia dobbiamo attestare di non averlo veduto mai in sì florida salute, come quella in cui lo vedemmo sino alla fine di detto corso di missione.

Azione cattolica Monteodorisio - GREST 2020

lunedì 15 giugno 2020

E' venuto a mancare Giuseppe Tiberi


Melbourne, Victoria, Australia 9 giugno 2020

Amato marito di Patricia. Adorato padre di Geoffrey, Donny, John, Peter e Rosa. Caro suocero di Doris, Sue, Linda, Bernadette e Mario. Adorato nonno di 14 nipoti e bisnonno di 22 pronipoti.

“Ha vissuto la sua vita al massimo,
adesso riposa nelle Grazie di Dio”

I familiari ringraziano tutti coloro che sono stati di vero conforto nel momento del dolore.
Riposi in Pace

martedì 26 maggio 2020

Pubblicati due libri di Nausica Manzi

Sono stati pubblicati due libri di Nausica Manzi:

Cardiogrammi, edito da Edizioni Dialoghi, è una raccolta di racconti sulla quotidianità e i suoi problemi, utili per affrontare anche un delicato momento di cambiamenti esistenziali come questo che stiamo affrontando in questi mesi di convivenza con il coronavirus.
Al momento è in preordine a questo link: https://www.edizionidialoghi.it/cardiogrammi


Custode di esistenza, edito dal Gruppo Albatros il Filo, è un saggio sulla società contemporanea, sulla figura  del “Terzo” e la scoperta del ruolo della filosofia e L innovativa vocazione di ogni essere umano. Per acquisto e info: https://www.gruppoalbatros.com/prodotti/custode-di-esistenza-nausica-manzi/. Prossimamente si troverà anche su Amazon e Ibs

lunedì 25 maggio 2020

giovedì 30 aprile 2020

Il Santo e i pellegrini: il virus non spegnerà la devozione nicolaiana


di ANTONIO DI FAZIO
Il 20 aprile (del 1087) è il giorno in cui le sacre ossa di San Nicola partirono sulle caravelle dei marinai baresi da Myra dirette a Bari; in quella fausta ricorrenza. ogni anno i pellegrini di San Nicola che giungono a piedi a Bari cominciano la preparazione spirituale e logistica per il pellegrinaggio. il santo viaggio di sette giorni, ponendo il bastone (bordone) dietro l'uscio di casa, mettendo in evidenza l'effige del Santo e facendo proponimenti; alcuni capigruppo preparano i bordoni per i novizi della compagnia. Già il 6 dicembre dell'anno precedente, in occasione della loro venuta a Bari (con mezzi motorizzati) per omaggiare il loro Santo, hanno colto l'occasione di prenotare i luoghi del pernottamento nelle chiese, nei conventi da utilizzare per il pellegrinaggio del maggio successivo.

Purtroppo quest'anno hanno visto avvicinarsi la data del 1° maggio con sempre più rammarico e delusione poiché le decisioni governative e regionali per il contenimento del Covid-19 ha fatto progressivamente perdere ogni speranza di poter partire; peraltro sono stati annullati anche i festeggiamenti che nella città di Bari si organizzano 1'8 e 9 maggio per la festa della traslazione delle ossa di  san Nicola.

La pandemia ha fatto ciò che in tanti anni o secoli non era mai accaduto, la chiusura delle chiese, la chiusura delle scuole e tante altre cose; anche il pellegrinaggio dei devoti a Bari non ha mai subito chiusure totali, si è registrato qualche rallentamento solo in alcun i anni du­rante la Seconda guerra mondiale.

Questa pandemia vede approssimarsi ricorrenze importanti della nostra vita sociale, comunitaria e religiosa, le vede mestamente scorrere, superare e allontanare nel tempo registrando la delusione. il disappunto, l’impotenza, ma anche la speranza nel futuro. Sono ri­correnze e manifestazioni che la tradizione. la consuetudine, l'amore, il marketing e il consumismo da sempre hanno scandito con il fluire delle nostre vite; per la prima volta non le abbiamo potute festeggiare coralmente.Tra queste manifestazioni come non citare la settimana Santa, la Pasqua con il rito della Pasquetta. il 25 aprile, il 1 maggio e. per il popolo pugliese, e barese in particolare, l'approssimarsi della festa che ricorda la traslazione delle ossa di San Nicola da Myra a Bari, avvenuta il 9 maggio del 1087 ad opera di marinai baresi. Da quel giorno e senza alcuna interruzione, ogni anno si festeggia l'avvenimento con una Sagra che prevede riti civili e religiosi.

Della Sagra ci mancheranno tante cose: il Corteo Storico, il sorteggio del peschereccio che avrebbe ospitato la statua di San Nicola per la processione a mare, la questua del Comitato tra i cit­tadini per concorrere al sostentamento della festa, le luminarie sempre più ardite e tecnologiche, i fuochi d'artificio spettacolari, le bancarelle sul lungomare. la vendita delle nocelle tanto ricercate dai pellegrini, la marea di gente nelle piazze e le strade della festa. So­prattutto. non ci sarà la processione della statua del Santo per le vie della città con la sua carica benedicente e propiziatoria. il suono della banda, rimbarco dell'effigie sul peschereccio con il frenetico andirivieni delle numerose barchette che portano i fedeli a rendere omaggio al Santo, le centinaia di compagnie di pellegrini che vengono da lontano e che animano la processione.

Per il Corteo Storico, con cui si rievoca l'arrivo delle sacre reliquie, ci sono proposte per rimandarlo al 6 dicembre, data in cui si fa memoria della morte di San Nicola. Per la festa religiosa probabilmente. ci sarà una diretta TV delle funzioni importanti nella Basilica e tra queste, auspicabilmente, il prelievo della santa Manna dalla tomba del Santo.

Solo evocare questi momenti della Sa­gra che non potremo rivivere provoca una scarica di emozioni e una grande nostalgia assale sia i fedeli che i cittadini perché il Santo è tra gli elementi costituenti il senso di appartenenza alla città di Bari.

Come per tante attività e ricorrenze, grande dolore dal numeroso popolo dei fedeli e dei pellegrini di San Nicola che è profondamente deluso e rammaricato per l'impossibilità di onorare il voto fatto al Santo. Tra questi lo sono particolarmente i pellegrini a piedi delle compagnie di Vasto, di San Salvo, di Gissi, di Monteodorisio e di Fragneto Monforte; essi fanno già progetti per poter venire comunque a Bari ad omaggiare e pregare sulla tomba del Santo, appena le autorità lo consentiranno. Come sempre, essi hanno tante cose da chiedere a San Nicola, ma ciò che più preme è di saldare il debito di un voto fatto perché un nuovo patto, nuove richieste di grazie hanno ancora da por­tare direttamente al loro Santo.

di ANTONIO DI FAZIO'