lunedì 27 dicembre 2010

Castello di Monteodorisio

Si hanno del castello di Monteodorisio davvero pochissime informazioni attestate da documenti storici. Per ricostruire gli avvenimenti che lo videro protagonista gli storici si sono dunque dovuti basare sulla lettura e la comprensione delle sue diverse fasi costruttive, ancora riconoscibili con qualche difficoltà, nella struttura della rocca.

Il Castello nasce su un altura che si eleva rispetto al livello del mare di 316 metri, e l’edificio venne più volte rimaneggiato seppure si ritiene plausibile affermare che la sua fondazione risalga all’XI secolo. Il nome dello stesso paese è attestato per la prima volta tra il 1028 e il 1039 e suona come Monte Odorisii o Monte Oderisi.

Il castello si trova in posizione privilegiata rispetto al paese, nel margine occidentale dell’abitato. Data la sua collocazione strategica aveva certamente la possibilità di controllare e vegliare sull’intero territorio sottostante. Risulta che l’impianto originale avesse perimetro rettangolare e fosse accostato da quattro torri di forma circolare. Di queste attualmente se ne conservano in discreto stato solamente tre e risultano merlate e dotate di caditoie.

Il perimetro del castello è ancora oggi forato da un considerevole numero di feritoie e aperture rettangolari di dimensioni variabili . Il materiale di costruzione esclusivamente locale, fu una muratura mista di mattoni e pietrame.
La rocca si trova allora come oggi protetta e custodita fra le sue torri e risulta articolata su due piani e un seminterrato cui è possibile accedere tramite una botola presente nell’androne delle scale. Le sale presenti sono voltate a botte per garantire una maggiore resistenza, e alcune stanze sono decorate con mattoni disposti a spina di pesce.

All’interno dell’edificio ancora oggi è presente un serbatoio idrico la cui costruzione risulta però relativamente recente , così come relativamente recenti sono le opere di fortificazione delle mura del castello, attestabili intorno al XV secolo.

Il nucleo originario della rocca, cioè il borgo fortificato doveva essere anticamente abbracciato da una cinta muraria decisamente ampia, che proteggeva probabilmente tutto l’attuale quartiere di Capo Rocca. Nel quartiere infatti ancora oggi si trovano resti di una torre a base quadrata detta il Castelluccio, secondo alcuni d’epoca normanna.

domenica 26 dicembre 2010



martedì 28 dicembre 2010 ore 20.30
presso la sala Madonna delle Grazie
Tombolata per le famiglie

Innoind di Giulio Raimondi

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