martedì 18 gennaio 2011

Dote

Regno delle Due Sicilie
Oggi li ventisei ottobre milleottocentocinquanta.
Ferdinando secondo regnante.
Avanti di me Carmine Di Giovanni Cieri Notaro residente in questo comune di Monteodorisio e dei qui sottoscritti testimoni a me cogniti sono personalmente costituiti Cesare, Antonio, Marcellino ed Anna Piscicelli da una parte, e dall’altra Giuseppe Manes e la di costui madre Maria Teresa Lucchese vedova del fu Vincenzo Manes, ed essa Signora Lucchese interviene al presente atto per assistere il detto di lei figlio Giuseppe Manes di età minore, tutti cogniti a me Notaro e testimoni sottoscritti.
Dichiarano esse parti che essendosi venuta alla solenne promessa di matrimonio presso l’Ufficiale dello stato civile, che sarà celebrata nei modi solenni voluti dalla Chiesa tra la costituita Anna Piscicelli e il costituito Giuseppe Manes, i di costei germani Cesare, Antonio e Marcellino intendono assegnarle in dote, onde supplire al peso del matrimonio diversi oggetti mobili, ed una somma in effettivo contante. Quindi attesa tale loro determinazione essi costituiti fratelli Piscicelli costituiscono ed assegnano alla comune germana Anna Piscicelli in dote ed a titolo di dote ducati cinquecentocinquanta, dei quali ducati duecentocinquanta in effettivo contante di argento di Regno, e ducati trecento valore di tanti effetti mobili stimati di comune accorso, semplicemente per conoscerne il valore, e non per farsene vendita.
Tali oggetti sono:
Un paglione di panno di terlice di braccia venti del valore di ducati quattro;
Due lembi per materassi di braccia quaranta del valore di ducati otto;
La lana per detti lembi decine venticinque del prezzo di ducati venticinque;
Due paia di lembi per cuscini del valore di carlini dieci;
Dodici paia di fasci cuscini del valore di ducati sei;
Cinque paia di lenzuola del prezzo di ducati venticinque;
Sei torna letti del valore di ducati sei e grani cinquanta;
Un paio di lenzuola di percalla del valore di ducati otto;
Coverta bianca del valore di carlini trentacinque;
Coverta di panno blu a striscione del valore di ducati tredici;
Una coverta imbottita del valore di ducati dieci;
Una coverta di seta del prezzo di ducati undici;
Venti camice del valore di ducati venti;
Quindici tovaglie del valore di ducati sei;
Trenta salviette del valore di ducati sei;
Sei mensali per uso da tavola del prezzo di ducati sette;
Una sopracoverta rasata senza guarnizione del valore di carlini diciotto;
Venti strapizzi diversi del valore di carlini quindici;
Tre strapizzi di seta del valore di carlini dieci;
Cinque fazzoletti diversi del valore di carlini trenta;
Quattro fazzoletti di cotone del valore di carlini sette;
Dieci avantiseni di vogramma del valore di ducati cinque e grana cinquanta;
Due avantiseni, uno di seta e l’altro di tulle del prezzo di carlini ventiquattro;
Otto avantiseni di cotone del valore di carlini quarantotto;
Una veste di merinos del valore di ducati cinque;
Una veste di panno quadriglie del valore di ducati otto;
Una veste di panno detto cercasso a color di caffè del valore di ducati sette e grani cinquanta;
Una veste di panno blu del valore di carlini trenta;
Una veste di wagram del valore di carlini trentasei;
Due sottovesti di mussalo del valore di carlini trenta;
Un’altra veste di wagram del valore di carlini treantasei;
Calzette paia trenta del valore di ducati diciassette;
Trecentosessanta legami di filo del prezzo di ducati nove e grani novanta;
Cinquanta trappesi d’oro del valore di ducati ventisette;
Un paio di comò del valore di ducati diciotto;
Due scanne per uso di letto del valore di carlini quarantuno.
Tutti gli indicati mobili sono stati passati e consegnati ad essi futuri sposi da rimanere presso la dotata per di lei particolare uso; la somma in contante poi in ducati duecentocinquanta è stata introitata dallo sposo Giuseppe Manes coll’assistenza ed autorizzazione della detta sua madre Maria Teresa Lucchese e da essa unitamente ed accusandone la ricezione rilasciano in favore dei dotanti finale quietanza.
Lo stesso sposo Giuseppe Manes, che la madre Maria Teresa Lucchese poi assicurano ed ipotecano tutta la indicata dote in ducati cinquecentocinquanta sopra i di loro beni in generale presenti e futuri in favore della sposa Anna Piscicelli prendendosi all’uopo analoga iscrizione ipotecaria nella Conservazione delle Ipoteche in Campobasso.
La dotata signora Anna Piscicelli dichiara di essere pienamente soddisfatta dell’avuta dote in ducati cinquecentocinquanta e ringrazia la generosità dei fratelli dotanti per averle data con essa dote più di quanto sarebbe spettata sull’asse paterno. Rinuncia perciò q favore dei suoi germani fratelli qualunque diritto a lei potesse spettare sull’eredità del defunto comunque genitore Giuseppe Piscicelli, dichiarando di non aver altro a pretendere sotto questo aspetto da loro e perciò ne rilascia ampia e finale quietanza.
In caso di scioglimento di matrimonio restano obbligati lo sposo Giuseppe Manes e la di lui madre Maria Teresa Lucchese e i di loro eredi successori di far l a restituzione dei mobili, che andranno interamente a consumarsi con supplirvi altri mobili dello stesso valore, qualità e bontà, pei mobili poi, che esisteranno dovranno restituirsi in ispecie ancorchè logorati in parte. Il denaro sarà restituito in buona moneta del Regno appena sciolto il matrimonio, così no altrimenti.
Fatto e pubblicato in questo Comune di Monteodorisio in provincia di Abruzzo Citeriore e propriamente in casa di essi fratelli Piscicelli colla lettura chiara e intelligibile dell’intero atto ad essi costituiti Cesare, Antonio, Marcellino ed Anna del fu Giuseppe Piscicelli proprietari domiciliati in questo comune di Monteodorisio, e Giuseppe Manes del fu Vincenzo Manes e Maria Teresa Lucchese del fu Giuseppe, proprietari domicilianti nel comune di Portocannone in provincia di Campobasso in presenza dei sottoscritti testimoni richiesti ed aventi la qualità volute dalla legge Aurelio di Don Antonio Scardapane proprietario e Paolo del fu Vincenzo D’Ermilio ferraro entrambi domiciliati in Monteodorisio, e quindi con me notaro e coi costituiti Cesare ed Antonio firmano il presente atto in fine e nel margine, avendo dichiarato gli altri costituiti di non saper scrivere.

2 commenti:

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  2. Grazie mille per questo posto! Il documento se tratta dei fratelli Piscicelli chi sono i miei parenti. Marcellino é il mio terzo bisnonno dalla parte dalla mamma. Il figlio di Marcellino, Giuseppe, ha emigrato in 1902 per gli Stati Uniti, in New York. E stato un piacere trovare questo documento qua.

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