Il 2 febbraio ricorre la Festa della Candelora, la giornata dedicata alla celebrazione della presentazione di Gesù al Tempio. Come da tradizione, in questo giorno avviene la benedizione delle candele, simbolo di luce trasmessa da Cristo.
Così, stamane, nel Santuario della Madonna delle Grazie, la comunità monteodorisiana ha accolto un gruppo di pellegrini provenienti da San Salvo, che da molti anni si reca nel paese per celebrare unitamente la solenne giornata.
«La Luce è la vera conoscenza di Dio, è il sole che non tramonta mai - ha spiegato don Domenico durante l'omelia - la luce è segno della misericordia divina».
«Ogni anno conserviamo una tradizione che ormai si perpetua da molti anni nel paese - ha detto Nicoletta Travaglini, capogruggo dei pellegrini - e che ci è stata tramandata dal nostro paesano Leone Balduzzi, famoso poeta che, in seguito ad un miracolo ricevuto, compose versi profondi per la Madonna delle Grazie. Nonostante la sua assenza, continueremo sempre a credere nel nostro pellegrinaggio».
«In questo giorno voglio ricordare la figura di mio padre - ha commentato con lacrime di commozione Angiolina Balduzzi, figlia del grande poeta - un orgoglio non solo familiare, perchè lui ci ha lasciato segni sia religiosi, che musicali in senso folklorico, come "La porta de la terre", (la porta di San Salvo). Una musica diventata cosmopolita, che mette in evidenza la nostalgia che si prova per gli emigranti quando si allontanano dal proprio paese. Ringrazio tutta la comunità monteodorisiana anche a nome di mio padre, perchè lui ci teneva a far conoscere tutto il bene e l'impegno che lo caratterizzavano».
Il parroco di Monteodorisio, Don Nicola Antonini ha rivolto con affetto i ringraziamenti ai pellegrini sansalvesi per la partecipazione dimostrata.
Angela Menna
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