La cerimonia di intitolazione al giovane universitario perito sotto le macerie del terremoto a L'Aquila
di Michele Tana"Presente e futuro in mezzo a noi": più volte questa frase, dedicata a Maurizio Natale, è riecheggiata all'interno dell'Aula Magna dell'Istituto 'Filippo Palizzi' di Vasto, intitolata questa mattina alla memoria del giovane universitario, ex studente della sezione Geometri del 'Palizzi', tra le vittime delle macerie del terremoto del 6 aprile 2009 a L'Aquila.
Molto partecipata, intensa e carica di commozione la cerimonia mattutina, tutta a favore del ragazzo di Monteodorisio ricordato come generoso, altruista, leale e sempre impegnato, nei vari aspetti di un'esistenza troppo presto spezzata, ed additato come esempio da seguire, soprattutto ai tanti giovani che stamattina hanno preso parte a questo appuntamento.
Tra i presenti, assieme ai più stretti congiunti di Maurizio Natale (la mamma Antonietta e la fidanzata Marilisa su tutti), il vescovo della diocesi di Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte, il presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio, il sindaco di Monteodorisio Ernesto Sciascia, il presidente del Consiglio comunale di Vasto Giuseppe Forte e l'assessore Lina Marchesani in rappresentanza del sindaco Lapenna, l'assessore provinciale Tonino Marcello ed il consigliere regionale Antonio Prospero, accolti dal dirigente scolastico Gaetano Fuiano che ha coordinato l'iniziativa.
In platea anche Grazia Centofanti, la mamma di Davide, lo studente universitario vastese pure lui vittima nei crolli del sisma aquilano, al quale intitolata - qualche tempo fa - la palestra del Liceo scientifico 'Raffaele Mattioli'.
Nell'Aula Magna, gremita di studenti, ecco gli amici di Maurizio, i rappresentanti della comunità di Monteodorisio, Vigili del Fuoco e Protezione Civile ed anche il giornalista Umberto Braccili ed il presidente dell'Avus, Associazione Vittime Studenti Universitari Angelo Lannutti. Braccili, autore del libro 'Macerie dentro e fuori', con all'interno struggenti ricordi e testimonianze di alcuni giovani studenti morti nel capoluogo abruzzese, ha voluto porre l'accento sulle responsabilità di quanti hanno consentito a quei ragazzi di non vivere in case sicure.
Nella successione degli interventi, prima di scoprire la targa dedicata a Maurizio Natale apposta all'ingresso dell'Aula Magna, i ricordi di Maurizio da parte del parroco di Monteodorisio, di una sua ex insegnante del 'Palizzi', di un amico di infanzia e della fidanzata Marilisa che ha letto una struggente 'Lettera dal futuro' di Maurizio contenuta tra le pagine di 'Macerie dentro e fuori'.
Con le tante immagini di Maurizio e soprattutto il suo sorriso a riscaldare i cuori pur nella tristezza della dura realtà di fare i conti con un ragazzo strappato ai suoi affetti, prematuramente e non senza colpe altrui, da un destino beffardo e terribile.
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