QUesta festa si celebrava alla prima domenica di ottobre.
Fiera e festa. Al Sabato, alla domenica e al lunedì, tre giorni di tripudio ininterrotto per il popolo. Al sabato il mercato degli animali. Venivano da tutti i paesi vicini a portare pecore, vitelli, asini e maiali.
Queste bestie grufolanti erano le più numerose; a centinaia. Si compravano quelle piccole da allevare e si vendevano le grandi ingrassate che trascinavano a stento il corpaccio lardoso.
Le donne di Monteodorisio ne portavano in maggior quantità. Le avevano a mezzadria dai ricchi. Le dovevano allevare e poi spartire i soldi ricavati dalla vendita.
Si vedevano tirare a viva forza i recalcitranti quadrupedi, con la fune stretta al collo. Con le vesti abitualmente chiare, strette e ricche di toppe, chine in avanti per la fatica, le donne belle di Monteodorisio, d'una bellezza giosiosa, erano costrette a quel lavoro.
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