

Sabato 30 agosto, dalle 17 l’infiorata all’uncinetto della Pro Loco di Monteodorisio e della Pro Loco San Salvo arriva a Monteodorisio nel piazzale del santuario della Madonna delle Grazie
Un’esplosione di colori e creatività che renderà le strade un vero tappeto artistico, frutto di mani pazienti e cuori uniti.
Una
sorgente d'acqua immersa nel verde, che avvince e accarezza l'anima a coloro
che vi si ristorano. L'acqua esce zampillante da un cannello, forma una vasca
fra i sassi, poi trabocca in un ruscello che scorre lungo la valle. Vi si
dissetano i viandanti, le contadinelle la raccolgono con la conca, la bevono
gli uccelli e vi si abbeverano gli armenti. Quando due innamorati bevono
insieme l'acqua della Sciaroviera raccolta nel cavo delle mani e si segnano la
fronte, il loro amore durerà per sempre. Ora che sono vecchio vorrei ancora
bere quell'acqua, riposare nel verde che la circonda, risentire la voce della
sorgente, il suo inno al Creatore.
Tra lu verde dell'albere e le
piante,
annascoste tra 'mmezze a lu
frascame
na funtanelle estate e verne cante
e pe' chi passe è come nu richiame.
E' nu richiame dolge, è nu bisbije
che t'accarezze e l'aneme te pi je.
È uscito il nuovo romanzo di Nausica Manzi. Il titolo è AISLING e la dedica è ai due studenti del Mattei, Martina Mancini e Alessandro Guardiani,che sono stati studenti nella classe della prof Nausica, e sfortunatamente morti in terribili incidenti stradali.
Ecco la dedica:
‟A #Martina e #Alessandro
che, con la musica delle loro esistenze, a occhi aperti
hanno accompagnato la nascita di questo romanzo
e che, con i loro sogni a occhi chiusi,
saranno per sempre tra queste pagineˮ
L’opera analizza il drammatico sisma dell’Aquila del 2009, in cui persero la vita 309 persone, tra cui 55 studenti universitari. La magistratura “per responsabilità nella gestione mediatica” ha condannato il vicecapo della protezione civile Bernardo De Bernardiniis e assolto gli scienziati componenti della Commissione Grandi Rischi pochi giorni prima del sisma.
Come riportato, si tratta di “un grido d’allarme” per evitare che il dramma venga dimenticato o ridotto a un errore di comunicazione.