La grande giornata della bontà
Monteodorisio, 30 maggio 1957
Il 30 maggio dell’Ascensione di quest’anno
resta non solo nel cuore dei monteodorisiani, ma degli abruzzesi e degli
italiani la grande giornata della bontà e della italianità per l’inaugurazione
a Monteodorisio, ridente cittadina del vastese, dell’asilo dedicato al generoso
conterraneo emigrato mr. Edward
Molisani, il quale, col concorso del lavoro e del patriottismo degli italiani della Local 48 di New York, sezione
della potente organizzazione ILGWU presieduto dal chiar.mo mr. David Duninsky,
ha promosso qui, come altrove, la costruzione di un nido accogliente per i
bimbi della terra natia, memore della triste infanzia e della squallida
giovinezza, che lo costrinsero a varcare l’oceano.
Fra i numerosi intervenuti, ospitati
signorilmente nel palazzo del Presidente dell’Amm. Provinciale gr. Uff. prof.
Pompeo Suriani, chiedendo sin d’ora venia per le involontarie omissioni,
abbiamo notato:
da New York: sig.ra Anna Molisani,
consorte del compianto comm. Edward, l’acclamato zio e papà di tanti piccini,
avv. Howard Molisani, succeduto al padre nella direzione della Local 48 e nel
suo apostolato della bontà, mons. Carrol Abbing, l’angelo volante dei bimbi
d’Italia, fondatore dei Boy’s Town, mr. Rubinstein e sig.ra e mr. Savenugh e
sig.ra dell’Ufficio Documentazioni della ILGWU, sig.ra Maria Bottari, solerte
collaboratore dello scomparso, sig.ra Anna Ciotti e consorte mr. Michael Di
Fano, consigliere della Local 48;
da Roma: on Giuseppe
Spataro e consorte donna Letizia, in rappresentanza del gruppo parlamentare abruzzese-molisano,
on. Mario Cotellessa, gr. Uff. Pompeo Suriani e consorte donna Maria,
Presidente dell’Amm. Provinciale di Chieti;
da Chieti:
il prefetto della Provincia, dr. Carlo Benigni, il Questore dr. Giuseppe Oliva,
il cons. Prov. Avv. Antonio Mariani, il Presidente della Camera di Commercio
dr. Arrigo Chiavegatti, il Dir. Dell’E.P.T. dr. Giuseppe Rulli, il colonnello
dei carabinieri comandante la legione, il Provveditore agli Studi rappresentato
dall’arch. Luigi Martella, preside dell’Istituto magistrale di Vasto, il rag.
Lillino Artese dell’Amministrazione Provinciale, il segr. Prov. Della CISL sig.
Angeletti;
da Vasto: il cons. Prov.
Dottor Luigi Muzi, il Sindaco rag. Idiano Andreini, il commissario
dell’O.N.M.I. dott. Gaetano Vallone, il cons. Della Camera di Commercio sig.
Nicola Moneferrante, il presidente della Azienda di Soggiorno e Turismo comm.
Carlo Boselli, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati Antonio Fanghella, il
cav. Alfredo Bontempo e sig.ra Linda, i cons. Comunali Francesco Cinquina,
Luigi Fiore e Carlo Melle, il prof. Oreste Giordano, i corrispondenti dei
quotidiani e numerosi cittadini;
da Monteodorisio:
il Sindaco cav. Giovanni Suriani, il vice sindaco Raffaele De Cristofaro e signora, l’avv.
Alfonso Suriani e sig.ra Giuseppina, i consiglieri comunali, padre Gerardo,
superiore dei Carmelitani del Santuario delle Grazie, padre Antonio, ardente
collaboratore del geniale mastro Alessandro Menna, padre Luca e presente, si
può assicurare, tutta la cittadinanza di Monteodorisio.
Particolarmente affettuoso l’incontro tra
l’avv. Howard Molisani l’on. Spataro,
che ha abbracciato il figlio dell’illustre sindacalista italo-americano.
Sui muri dell’edificio e delle abitazioni
splendevano i colori degli striscioni inneggianti agli ospiti e all’insigne
scomparso in terra lontana.
Dopo la benedizione impartita dal Vicario
della Diocesi mons. Vincenzo Russi, giunto da Vasto anche in rappresentanza di
S.E. l’Arcivescovo di Chieti, con la
formula augurale della Chiesa: pax huie domui et omnibus habitantibus in ea,
si è iniziata la visita ufficiale dei locali.
La prima pietra d’un tempo, col concorso
dei17 mila generosissimi della Local Italiana 48 di New York, è diventata una
imponente costruzione, ordinata razionalmente, posta in un luogo ameno, donde lo sguardo spazia sull’ampio
panorama fino al mare, capace non solo di accogliere una numerosa schiera di bambini,
ma anche di avviare lo scambio con altre colonie inutili durante la stagione
estive.
Il presidente della Provincia gr. Uff.
Suriani, dopo aver ringraziato tutti gli intervenuti e, aver delineato la
vicenda terrena del defunto comm. Molisani, ha riassunto quella della
emigrazione italiana, ha espresso al figlio Howard, alla sig.ra Anna Molisani e
agli emigranti della Local 48 la vivissima gratitudine non solo di
Monteodorisio, ma anche dell’Abruzzo, anche dell’itlaia, entrambi fieri di un
conterraneo, d’un connazionale.
Il Segretario della CISLAngeletti ha
recato il saluto del popolo lavoratore abruzzese, il quale ammira i sacrifici
di uomini come Edward Molisani, la cui alta aspirazione era ed è che i nostri
figli abbiano un avvenire migliore nella pace, nella giustizia, nell’ordine.
L’on. Giuseppe Spataro ricorda anche a
nome del Parlamento Italiano la figura indimenticabile di Edward Molisani, la
cui opera di generosità nel campo nazionale, di solidarietà verso i Sindacati
Liberi dell’Italia è stata rilevata giustamente nel Parlamento Italiano. Egli
stesso, che è stato accolto come amico, come abruzzese e come deputato, può
testimoniare l’attività svolta dallo scomparso e gli eletti principi, che la
ispiravano.
La direzione del figlio ora assicura che
la potente organizzazione non subirà ostacoli, traguardi e ristagni, ma
raggiungerà, altre tappe, altre conquiste nel libero sindacato americano.
Esprime un ringraziamento tutto
particolare a mons. Carrol, a questo prelato, che non si sa bene se sia irlandese
o italiano, perché parla in italiano e scrive in italiano, che ha conquistato
le simpatie di tutto il mondo costruendo opere come la Città die Ragazzi di
Santa Marinella, che sono opere di Dio, che riesprimono lo spirito della carità
immortale di Gesù Cristo.
L’avv. Molisani, lieto e commosso a un
tempo, ringrazia con quell’italiano caratteristico degli emigrati, che, come
egli dice, “è mischiato, ma serve di unione fra i due popoli”. Accoglie
le testimonianze di affetto rese alla memoria del padre e dichiara che l’aiuto
è quello degli stessi operai del Sindacato, operai buoni e semplici, che hanno
versato l’importo di una giornata di lavoro per le opere assistenziali fatte in
Italia. Porge un saluto a tutti, perché a tutti si sente unito spiritualmente a
nome della Local Italiana e promette che nei limiti delle risorse sarà
continuata la collaborazione. “Se vogliamo, concluse, pace, giustizia e
democrazia dobbiamo essere tutti uniti sotto la bandiera della pace, della
giustizia e della democrazia”.
L’Accademia dei Giovani Filodrammatici
In onore della Missione Italo-Americana
In onore della missione italo-americana e
in memoria del grande scomparso Edward Molisani la gioventù filodrammatica,
preparata con affettuosa premura delle rev.de Suore, ha presentato un artistico
programma teatrale.
Dopo il saluto e il ringraziamento di
padre Luca agli ospiti espresso in inglese, un grazioso coro di fanciulli e di
bimbe ha eseguito «Fratelli d’Italia», applaudito in piedi.
Si è presentato quindi Peppino Raimondi,
che con piacevole disinvoltura ha rivolto un indirizzo poetico alla memoria di
Edward Molisani.
Nel coro delle bambine, amabile corbeille
di fiori infantili, si è distinta la piccola Luciana.
Concettina Menna ha donato alla sig. Anna
Molisani un mazzo di garofani, eseguendo molto bene la sua particina.
Un coro di bambine più grandicelle, veri
uccellini in picciol nido, come hanno cantato, ha accompagnato gentilmente la
pergamena di cittadino onorario all’avv. Howard Molisani suggellandola con due
freschi bacetti.
Applaudita la graziosa annunciatrice Maria
Di Giacomo, schietta come stelo di giglio.
Una ondata di commovente nostalgia ha
sollevato la bella sig.na Irma D’Amora, che con voce limpida e modulata ha cantato
«Italia mia!».
Nella danza del tricolore eseguite dalle
gaie fioraie, tutte indistintamente meritevoli di applausi, abbiamo notato
Liliana Zoppi e Giovanna Di Giacomo.
Con garbata dizione Lucia Jaussi ha
presentato l’incancellabile ricordo di Edward Molisani alla sig.ra Anna
Molisani «Mamma Bianca», rivelando con la grazia delle sue primavere il
sentimento di tutti i presenti.
Brio festoso ha sfoggiato l’annunciatrice
sig.na Maria Di Giacomo eseguendo : «Canto in italiano», molto appropriato fra
tanta invadenza di ritmi assordanti: con piglio birichino e burlesco si è
esibita la sig.ra Irma D’Amora nelle divertenti strofette di: «J’ so’
Marianicole de la Rocche».
Le sig.ne Antonietta Tenaglia, Teresa
Raimondi, Maria Svanisci, Irma D’Amora, Ida Colameo, Francesca Del Bianco,
Maria Menna, Maria D’Adamio, Antonietta Vaini, Domenica La canale, schiera
primaverile di belle figliuole, hanno presentato con dovizia di costumi
tradizionali e con efficacia interpretativa la scena abruzzese delle «Conche»,
lucide di rame, inquadrata nella canzone del maestro Guido Albanese: «L’acquabelle».
Infine, su insistenti richieste del
pubblico, la sig.ra Irma D’Amora, che ha contribuito col concorso delle sue
leggiadre amichette alla maggior parte del successo, ha ripetuto la ingenua
prosopopea di: «J’ so’ Marianicole de la Rocche». Mietendo per se e per
tutte le collaboratrici gli applausi meritati della serata.