vocabolario del dialetto storico štrèṷsə

lunedì 9 ottobre 2017

EX VOTO Santuario Madonna delle Grazie

Vi sono opinioni contrastanti sul valore delle manifestazioni di religiosità popolare. Alcuni studiosi ritengono che esse non significhino più niente perché la società moderna è diversa ed è orientata verso le tecnologie; altri, più giustamente, ritengono che le forme religiose tradizionali abbiano una loro validità e rappresentino un mondo di sicurezze che abbiamo alle spalle e che abbiamo perduto, proiettati come siamo in una società di grandi incertezze esistenziali. Attraverso queste forme di religiosità la gente rimane ancorata, all'interno di una società destrutturata, alla memoria e al senso della propria identità storica e culturale che rassicurano, aiutano a vivere fra i grandi problemi del nostro tempo.



Questa esigenza di sicurezza l'abbiamo colta fra la gente che frequenta i santuari abruzzesi e partecipa alle feste religiose, anche nei paesi più piccoli, come a Monteodorisio, a pochi chilometri da Vasto. Qui sorge il santuario della Madonna delle Grazie il cui culto copre un'area contadina prevalentemente locale.


Il paese, formatosi su una collina che sovrasta il fiume Sinello, deturpata da un brutto manufatto in cemento per serbatoio di acqua, è dominato da un castello medievale, per secoli centro di una grande contea feudale.


Il nome Monteodorisio, di incerta origine, ricorre spesso nei documenti storici per le imprese guerresche delle famiglie che se ne contesero i territori, i Caracciolo, i Loretelli, gli Angioini, i Caracciolo, i Loretelli, gli Angioini, i D'Avalos di Vasto. La borgata medievale, sviluppatasi intorno al castello, è vissuta per secoli nella attività agricola e in condizioni feudali: solo nel nostro secolo, prima con l'emigrazione e, poi, con le industrie di San Salvo, si è avuta una inversione di tendenza.

Gli anziani conservano ancora la memoria delle 5 chiese, dei tre conventi e dei piccoli bastioni fortificati a difesa dei predoni, mantenuti con le fatiche del lavoro e delle prestazioni dei contadini nei campi. Secondo la tradizione popolare, proprio ai margini dell'abitato di Monteodorisio, nel luogo dove erano i resti di un convento dei Celestini prima e, poi, dei Carmelitani, nel XII secolo fu costruita una chiesetta dedicata a S. Maria delle Grazie, oggetto di grande devozione. Fu però un miracolo del 1886 a dare al luogo fama di santuario quando, durante le riparazioni dei muri di fondazione della chiesa zampillò improvvisamente una sorgente d'acqua che provocava la guarigione ai malati e la morte agli animali che la bevevano . Il primo prodigio avvenne ad una giovane madre disperata della vicina Cupello che riportò l'acqua alla sua bambina morente guarita dopo pochi giorni. Da allora si susseguirono pellegrinaggi di storpi, ciechi, malati e la fama miracolistica si diffuse non soltanto nel chietino, ma anche nel Molise, in particolare nel circondario di Larino. Le offerte dei devoti hanno permesso costruzione di un nuovo santuario e l'acqua della Madonna viene raccolta i n un pozzo dove, specialmente in occasione della festività annuale della prima domenica di settembre, i devoti si recano a bere.



C'è poi da segnalare, avvenuto tramite il culto della Madonna delle Grazie il gemellaggio tra Monteodorisio e Larino da dove, per la celebrazione annuale, convengono centinaia di devoti che partecipano alla processione con particolari privilegi quale quello di precedere tutti gli altri nell'ordine cerimoniale. Nel 1992 la statua è stata trasportata per alcuni giorni nel centro molisano a testimonianza della unione dei due paesi. Numerosi, poi, sono gli ex voto, custoditi in un locale adiacente alla chiesa, accumulati a memoria degli interventi prodigiosi e dell'area diffusionale del culto. Abbia raccolto alcune dichiarazioni che aiutano a comprendere il fenomeno dalla parte di quanti ne sono protagonisti.


Io ho questa devozione per mezzo di mia suocera che è sempre venuta da Larino e mi ha fatto conoscere i miracoli. Ci veniamo ogni anno con la famiglia. Prima venivamo con il carretto e a piedi. La storia è che la Madonna è stata scoperta dai larinesi che hanno anche restaurato il santuario. Si dice che questa madonna di Monteodorisio sia venuta in sogno ai larinesi per farsi scoprire. Per la processione qui comanda Larino da dove vengono centinaia. (pellegrino di Larino). La Madonna è antica ed era sorella della Madonna del Ponte di Cupello che viene festeggiata due giorni dopo la Madonna delle Grazie, 1'8 settembre. Fa tante grazie. Fino a 5 anni fa ha fatto una grande grazia ad un camionista illeso da un grave incidente. Qui si conserva il quadro del miracolo con la foto del camion distrutto. Si beve l'acqua miracolosa sempre; tutti quelli che cercano la grazia vengono a bere quest'acqua e, una volta. dormivano anche nella chiesa (devota di Cupello). Io sono molto devota e quando ho dei momenti di sconforto vengo qui a bere l'acqua della Madonna. Ho avuto tante grazie ed ho un legame molto forte. Ho due bambine, ho una malattia del sangue e la Madonna mi ha aiutato. Prima di vedere questa Madonna come una statua io la incontro come una donna, una amica, una persona che ci puoi parlare, che ti aiuta. (giovane sposa di Monteodorisio). 




Molti miracoli avvengono con l'acqua che i devoti prendono nel pozzo dove è avvenuto il miracolo alla bambina malata di Cupello: I'acqua che faceva morire gli animali che la bevevano ha guarito la bambina. Qui ci sono attestazioni di migliaia di miracoli: prima mettevano le tavolette, appiccicavano l'oro, le collanine. In una tavoletta si racconta che qui, a un indemoniato, la Madonna ha fatto uscire il diavolo dalla bocca come una specie di serpente; in questi ultimi anni raccontano i miracoli con la foto. C'è anche la leggenda che dice che questa Madonna sia stata ritrovata dentro un pozzo. Vengono da tutte le parti, Lanciano, Fossacesia, S. Salvo, da tutti i paesi dei dintorni e dalla provincia di Campobasso. Il santuario è stato scoperto anche da emigranti abruzzesi che stanno in Svizzera e fanno un pellegrinaggio; c'è più risveglio nella devozione di questa Madonna e non c'è un giorno che non vengono a chiedere grazie 20/30 persone. ( Donna custode della sala degli ex voto).


Le incertezze sulla preesistenza di un santuario già alla fine del XVII secolo sono manifestate anche nell'opuscolo dei sacerdoti della Chiesa, in cui viene pubblicata la documentazione di alcuni miracoli dell'acqua che, se provocava la morte dei "quadrupedi che vi si dissetavano" e, a detta di qualche "miscredente, era verdognola, piuttosto melmosa dal sapore del latte", mentre era ed è "purissima ed insapore", avrebbe guarito diverse persone, ma sempre negli ultimi decenni del secolo scorso. Comunque il culto si è imposto presto in un'area molto ampia, come attestano i numerosi ex voto, in quella "triade di santuari nel territorio Vastese, meta di pellegrinaggi: Madonna delle Grazie a Monteodorisio; Madonna Incoronata di Vasto; Madonna dei Miracoli di Casalbordino", tutti sorti lungo lo stesso percorso tratturale della transumanza.

In Abruzzo si contano 53 santuari dedicati alla Madonna che viene venerata sotto diversi titoli e varianti cultuali: un quadro o una statua miracolosamente ritrovati, una quercia, una sorgente d'acqua ecc. Difficilmente, però, potrebbe comprendersi la grande importanza che essi hanno dal punto di vista sociale e culturale se non li riferiamo alla pietà popolare che, nel corso dei secoli, ha caratterizzato il culto della Madonna come simbolo della condizione delle sofferenze per le prepotenze e le ingiustizie. Giustamente è stato affermato che, in molte comunità, il culto mariano fa parte pienamente delle strutture sociali: ciò può verificarsi chiaramente in manifestazioni come quella del santuario di Monteodorisio.

Nessun commento:

Posta un commento