Un Natale all’insegna dell’arte è in arrivo a Venezia. Grazie all’iniziativa My Christmas Venice, dal 7 dicembre all’8 gennaio il sestiere di Dorsoduro si animerà di luci, 15 “alberi d’artista“, presepi, cori natalizi, e tante sorprese dedicate ai bambini.
L’opera, che Giuseppe Colangelo ha ideato per il Natale, ricorda nel nome “Chrismukkah” la festa cristiana della Natività e la festa ebraica Chanukkah che cade anch’essa il 25 dicembre, celebrando il trionfo della luce sulle tenebre con tante candele accese.
Infatti l’opera di Giuseppe è una sorta di lampadario, adorno non di candele, ma di germogli, perché è anche un albero della vita, dal cui tronco di legno, che sembra morto, erompono nivei germogli vigorosi in pietra della Maiella, la montagna-madre degli Abruzzesi, che portano la vita dove c’era la dura materia inerte.
Dunque un’opera di rinascita, che celebra degnamente il dies natalis del Cristo salvatore, il cui avvento inaugura una nuova era, ma anche un inno al fil rouge che lega tradizioni culturali e religiose diverse, dando espressione al bisogno umano universale di rinnovamento e risorgimento.
Colangelo si è diplomato all’Istituto Statale d’Arte di Vasto ed è autore di diverse opere pubbliche tra cui il Monumento all’Arma dei Carabinieri a Vasto; la fontana/scultura “Seme con virgulto e germoglio” per il 150° anniversario del Liceo Classico a Lanciano, “Monumento alla Pace” di Sant’Eusanio del Sangro; la “Via Matris” e gli arredi (altare, ambone e tabernacolo) del Santuario della Madonna del Monte di Castiglione Messer Marino, “Seme con germogli” a Villa Manin di Udine, “Virgulto” a Fornace (TN), “Lezione d’amore” a Carrara, Palazzo Pignano (CR) e Grumello Cremonese (CR).
Alcune sue sculture sono state consegnate, come Premio alla Creatività a Simone Cristicchi (2009) e a Claudio Bisio (2014).
Tra i suoi ultimi lavori, ha realizzato in pietra della Majella una collezione di penne (Maja) e sono state presentate presso lo spazio Casa Abruzzo di Brera a Milano (Expo 2015 Abruzzo), in collaborazione con Franco D’Amico Edizioni.
Nessun commento:
Posta un commento