vocabolario del dialetto storico štrèṷsə

domenica 2 febbraio 2014

2 Febbraio, ricorrenza della presentazione della Preghiera alla Madonna delle Grazie da parte del Poeta sansalvese Leone Balduzzi

II 2 febbraio, atteso da tante persone devote della Madonna di Monteodorisio, è il giorno in cui da diversi anni ricorre la presentazione della Preghiera che Leone Balduzzi ha dedicato alla Vergine Celeste.
Un evento lieto, festoso ed emozionante, che affratella San Salvo e Monteodorisio, in un sorprendente connubio tra politica e religione che solo la preghiera di Leone, tradotta in poesia, ha saputo creare.
In un momento in cui i mass-media trasmettono solo messaggi raccapriccianti i cui protagonisti sono violenti detentori del male, e non esistono più valori (l'umile poeta, dotato di un talento artistico che forse proprio la Madonna delle Grazie gli ha voluto donare, quando nel lontano 1926, sua mamma Vitalina lo portava nel grembo), è riuscito a riportare in Chiesa tante persone di ceto e d'idee diverse, desiderose di gioire, di sentirsi protette dal manto di Maria.
La Madonna delle Grazie accogliendo tutti nella sua casa, fa dell'immaginario collettivo un mezzo salvifico per superare ogni difficoltà, per sperare nel bene e non temere il male.
La ricorrenza riporta i più anziani ai tempi in cui da San Salvo, una processione di fedeli a piedi, cantando e pregando andava verso il Santuario di Monteodorisio.
Nella chiesa, con lo stesso calore d'oggi, il parroco ospitava i pellegrini che, dimentichi della fatica del viaggio, con una mescolanza canora senza regole musicali e in modo estemporaneo creavano un concerto folkloristico. Queste note riecheggiano ancora oggi nell'aria, dove immaginari angeli riportano alla memoria gli ex voto dei miracolati presenti, il pianto dei disperati che tornavano a sperare e le ginocchia arrossate di coloro che, non potendo offrire niente alla Madre Maria rimanevano sul pavimento della Chiesa a sgranare rosari. 




Parlami ancora, o Madre Maria
Parlavi con gli occhi, o Madre mia!
Parlavi al fanciullo dall’anima pia,
che trepidamente, ma con gioia nel cuore,
Ti venerava, o Madre del Signore!
Parlami ancora come sai fare,
sostienimi, o Madre, con il Tuo amore:
il Tuo conforto non mi fa vacillare
sotto la “croce” con tanto dolore!
O Madre nostra, o Madre di Gesù,
rivolgi il Tuo sguardo pietoso quaggiù
dove i Tuoi figli in questa tormenta,
T’invocano sempre, o Madre Santa!
Già s’intravede l’ombra della “sera”!
Sostieni il mio cuore nella preghiera
e stammi vicino, o Madre Maria,
nell’ora triste… dell’agonia!

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