vocabolario del dialetto storico štrèṷsə

mercoledì 13 luglio 2011

Grande successo per il V Simposio di Scultura Live a Pescopennataro (IS)

Per 6 giorni 9 artisti di diverse nazioni hanno lavorato "in diretta" con gli scalpellini

 

Si è concluso domenica 10 luglio, alla presenza di un folto pubblico interessato e festante, il V Simposio di Scultura Live a Pescopennataro. Il piccolo centro dell’Alto Molise si rivela un gioiello a livello di bellezze naturalistiche e di impegno in campo artistico-culturale, grazie alla presenza di operatori capaci e lungimiranti nel valorizzare il patrimonio tradizionale del paese degli scalpellini e nel metterne a frutto le indubbie potenzialità.
Dal 5 al 10 luglio, sotto la direzione artistica di Giuseppe Colangelo (responsabile, tra l’altro, del locale Museo della Pietra “Chiara Marinelli”), nove scultori provenienti da cinque Paesi diversi (Italia, Albania, Ecuador, Romania e Spagna) hanno dato vita “in diretta” a splendide opere in pietra leccese, sotto lo sguardo curioso ed attento di turisti e residenti. Il tema del Simposio è stato “L’Unità d’Italia… con il Mondo”, teso ad affiancare il tributo al 150° anniversario dell’unificazione nazionale alla comunione profonda con il resto del globo terrestre. Diverse le interpretazioni offerte dagli scultori: l’armonia dei colori della bandiera italiana (José Carlos Cabello Millán, Spagna), il vessillo della nazione privato dell’asta e abbandonato su un campo di battaglia a ricordare il sacrificio dei patrioti (Dumitri-Ion Serban, Romania), l’Italia alla deriva che resiste con fierezza ancorandosi ai saldi valori della Costituzione (Edoardo Lalli, Molise), la Linea Gustav come doloroso fronte di guerra (Giuseppe Colangelo, Abruzzo), gli anelli di una catena a simboleggiare i legami di solidarietà alla base dell’unità (Giuliano Giussani, Lombardia), la generosità e la crudeltà delle brigantesse (Elena Faleschini, Friuli Venezia Giulia), l’equilibrio tra gli elementi vitali come augurio a persistere nel restare uniti (Wendy Sempértegui, Ecuador), l’intersecarsi di due corpi solidi per rappresentare la coesione e l’eleganza dell’Italia (Genti Tavanxhiu, Albania), la patria come dimora dell’anima (Giacomo Sparasci, Puglia).
Le sculture realizzate nel corso del Simposio sono state presentate da Daniela Madonna (“Laboratorio ArtiBus”, Vasto), nel pomeriggio del 10 luglio, nell’ambito di una manifestazione che ha concluso il meeting artistico e rievocato le antiche tradizioni della Tresca (trebbiatura con l’utilizzo dei cavalli) e della Transumanza (spostamento delle greggi in base alla stagione). L’evento è stato allietato dalla musica popolare del gruppo “Terre del Sud”, dalla degustazione di ottimi prodotti tipici e da laboratori di giocoleria e arte circense. Fino al 31 luglio proseguirà, presso il Museo della Pietra “Chiara Marinelli”, la mostra di pittura, scultura e fotografia “Fratelli d’Italia”, affine al tema del Simposio e organizzata da Daniela Madonna e Bruno Scafetta del “Laboratorio ArtiBus” di Vasto.

Nessun commento:

Posta un commento