vocabolario del dialetto storico štrèṷsə

domenica 17 aprile 2011

Santuario della Madonna delle Grazie - anni 40


Il giorno successivo alla festa della Madonna comportavano un lavoro del tutto straordinario: bisognava rimuovere i resti di un bivacco di qualche migliaio di pellegrini e nettare il Santuario ed i suoi portici (allora le attuali navate erano porticato esterno) dal fango trasportato dal calpestio dei fedeli; i pavimenti erano in mattoni di terracotta; i dintorni erano campo e le strade semplicemente cilindrate e sconvolte per la poca o nulla manutenzione: i Religiosi, a piedi scalzi, pulivano, ordinavano e lavavano un paio di giorni il Santuario, mentre l’esterno era riordinato e pulito dal «romito del Santuario» tale Falcone Nicolino; costui fin dal 1920 custodiva, rassettava la Chiesa, suonava le campane e coltivava un giardinetto per adornare di fiori l’Altare della Madonna. Oggi è davvero una gioia vedere tutto il complesso del Santuario così decoroso, ornato, lastricato e circondato da strade e piazzale asfaltati.

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