vocabolario del dialetto storico štrèṷsə

domenica 9 marzo 2025

Lorenzo Ciancaglini - san Bernardino

 

Anno del Signore 1767, il giorno 7 del mese di novembre. Lorenzo Ciancaglini, figlio di Pietro Ciancaglini della Terra di Scerni di diciotto anni, stando a quanto appare dal suo aspetto, nella venerabile chiesa dei Padri riformati sotto il titolo di San Bernardino rese l’anima a Dio, il corpo del quale fu sepolto nella chiesa matrice dall’Arciprete di San Giovanni Battista alla presenza dei testimoni signori Germano Sangiorgio e Marcellino Vitelli, e che, prima della morte, diede segno di grande penitenza ai presenti nel predetto convento e a me sottoscritto parroco di questo paese riferì il padre vicario del menzionato convento.

Antonio Argentieri Arciprete



sabato 8 marzo 2025

MONTEODORISIO: IL BASSORILIEVO DI VICO COLAMEO di Luigi Murolo

 


Il Vangelo secondo Matteo chiude con i seguenti versetti (Mt. 28, 19-20): «Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». Ciò indica l’esortazione del Cristo all’evangelizzazione e al battesimo nel nome della SSma. Trinità.

Da questo punto di vista, il minuscolo bassorilievo altomedievale allocato in un paramento murario esterno di vico Colameo a Monteodorisio – la velatura di tre angeli su di una barca (simbolo della navigazione verso la salvezza) che solca un mare pieno di pesci – ne testimonia la rappresentazione (non va dimenticato, inoltre, che alcune antiche iconografie presentano il pane eucaristico viene sostituito dal pesce in quanto codice di Yeshua [Gesù]). Chiaro il riferimento alla parabola della moltiplicazione dei pani e dei pesci presente nei quattro vangeli. Va sottolineato, inoltre, che la figurazione angelica della Trinità è presente già dalla fine di IV secolo (anche se in contesto eucaristico) nei mosaici di S.Vitale a Ravenna (fig. 1). Quello di «pesce» è un simbolo derivato dalla traduzione del termine greco ichthýs, a sua volta acronimo di Iēsous Christos, Theou Yios, Sōtēr, che in italiano viene reso con «Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore».

In buona sostanza, l’allegoria sottesa alla rappresentazione di vico Colameo (databile probabilmente ai secc. XI-XII) indica il battesimo dei catecumeni nel segno della Santissima Trinità. Che si collega al titolo della chiesa di S.Giovanni Battista (ecclesia baptismalis di Monteodorisio), il cui sito originario doveva essere allocato lì dove sussiste ancora il bassorilievo.