vocabolario del dialetto storico štrèṷsə

venerdì 25 marzo 2016

Laurea Giuseppina Corsica



Alla neo Dottoressa Giuseppina Corsica e ad i suoi cari gli auguri più affettuosi e sinceri.

martedì 22 marzo 2016

Laurea Miriam D'Orfeo






Congratulazioni alla neo Dottoressa Miriam D'Orfeo per la sua Laurea in Scienze criminologiche per l'investigazione e per la sicurezza con 110 e lode.

Da i tuoi amici un grande in bocca al lupo.

venerdì 11 marzo 2016

La pro Loco di Monteodorisio elegge il nuovo direttivo


Questa sera dopo un confronto costruttivo tra i dirigenti del nuovo direttivo e' stato scelto il nuovo Presidente della Pro Loco "Contea di Monteodorisio" nella persona di Nicola Piccirilli mentre sono stati nominati due vice-presidenti nelle persone di Maria Leone (riconfermata) e Rosa Del Giango.

martedì 1 marzo 2016

E' venuto a mancare Angiolino Corsica


Alla moglie Giuseppina, ai figli Ferdinando, Pietro e Claudio, alle nuore Maria, Luisa e Patrizia, alle cognate Suor Pia Orietta e Filomena, ai nipoti ed ai parenti tutti giungano i sensi del nostro più profondo cordoglio.

EDOARDO SURIANI (1875-1954) POETA E SINDACO

Edoardo Suriani l'ultimo a destra

Un altro membro della nota famiglia fu Edoardo Suriani, nato a Monteodorisio nel 1875, umanista, poeta e letterato; autore di varie pubblicazioni in prosa ed in poesia.
Laureato in giurisprudenza a Napoli, vi esercitò la professione per vari anni. Tornato nella terra natale fu Consigliere e Deputato Provinciale di Chieti e Sindaco di Monteodorisio.
Ebbe numerose cariche e varie onorificenze. È deceduto nel 1954.
Nella sua attività di poeta, Edoardo Suriani scrisse anche "Gire e rigire",delicatissimi versi in forma di canzone. Nel testo si può riscontrare, attraverso il vernacolo usato, una aulicizzazione caratteristica di chi scriveva poesia dialettale al fiorire del nostro secolo, segno evidente di un desiderio di comunicazione con le varie zone linguistiche del nostro Abruzzo.
E canzone, vera e propria, diventò grazie alla musica del Maestro Di lorio.
GIUSEPPE CATANIA

Ecco il testo assai raro della canzone.

GIRE E RIGIRE

I
Ti pozza l'om 'uccide,
fijja di cane!
A me li giuramente
nciò li pinziere!
A n'addre tu pinzive
e, j ere sere,
scappate si nchi Ciomme
a Mezzacane!...

RIT.:
Gire e rigire...
L'ammore è na rutelle
senza cirvelle;
ma nchi la molle de lu tradimente.
Sciù...


II
Lu Ciomme t'ha stricate.
ma pò ' ti lasse;
È na facce di corne
e mane leste...
Ma a ddò vii jié a firnè?
Doppe la feste:
mazzate, botte e ngiurie
e panarasse!...

RIT.:
Gire e rigire...
L'ammore è na rutelle
senza cirvelle;
ma nchi la molle de lu tradimente.
Sciù...

III
Tu, quando scartucciave
marrocche ruscie
e mmi vasciave come
lu preferite,
le gente murmurave:
«È lu marite!».
E Ciomme deventave
cchiù muscie muscie...

RIT.:
Gire e rigire...
L'ammore è na rutelle
senza cirvelle;
ma nchi la molle de lu tradimente.
Sciù...