vocabolario del dialetto storico štrèṷsə

mercoledì 28 gennaio 2015

E' venuto a mancare Giuseppe Sangiorgio



Alla figlia Angela, al genero Giuseppe, ai nipoti Vittoria e Angelo, ai pronipoti Antonio, Giuseppe e Piermaria ed ai parenti tutti giungano i sensi del nostro più profondo cordoglio.

giovedì 22 gennaio 2015

Furto al Santuario e bomba carta alle poste






La macchinetta postamat annerita dal fuoco e sopra un cartello " Fuori servizio" e un tentato furto in appartamento. Incubo per i cittadini di Monteodorisio. Ieri mattina hanno scoperto che qualcuno la notte fra venerdì e sabato dopo aver fabbricato un rudimentale ordigno lo ha fatto esplodere vicino al postamat per provocare l'apertura della cassa. Non ci è riuscito ma l'impianto è stato danneggiato da un principio di incendio subito soffocato.Nessuno ha visto purtroppo gli autori del tentato furto.
Domenica sera alle 19 è stato tentato un altro furto in un appartamento poco distante dal Santuario della Madonna delle Grazie. Il furto è fallito per il rientro anticipato a casa dei padroni.
"Sono costernato  e credo di interpretare il sentimento di tutto il paese. Quello che accade dimostra la vulnerabilità di questa terra e la necessità di trovare un rimedio", afferma il consigliere comunale Nicola Piccirilli. " I cittadini di Monteodorisio hanno bisogno di maggiore sicurezza".
Ancora di più dopo il furto nel Santuario. " Sono dispiaciuto per quello che accade. Il paese ha bisogno di maggiore vigilanza. Mi attiverò per riuscire ad avere la videosorveglianza", dice il sindaco Saverio Di Giacomo.
Paola Calvano (paolacalvano@vastoweb.com)    

sabato 17 gennaio 2015

Il Consiglio Comunale di Monteodorisio convocato per mercoledì 21 gennaio

foto Davide Pitetti

Il Consiglio Comunale è stato convocato presso la Sala Consiliare del Comune per il giorno 21 gennaio 2015 alle ore 11,00 per la trattazione dei seguenti argomenti:

1°- Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti;

2°- Rettifica delibera di Consiglio comunale n. 28 del 30/09/2014, ad oggetto: "Imposta Unica Comunale (I.U.C.). Approvazione delle tariffe per l'applicazione della Tassa sui Rifiuti (TARI) - Anno 2014."

venerdì 16 gennaio 2015

Lu Sand’Andunie




Che la festa di Sant'Antonio abate, che cade il 17 gennaio, sia una circostanza importante soprattutto nel mondo contadino è ormai un dato acquisito, come pure la sua persistenza nella tradizione popolare abruzzese; si tratta dell'inizio nel mondo popolare del ciclo di Carnevale. Quale santo antistregonico e burlone, sant'Antonio abate è ancora molto festeggiato con canti di questue e residui di sacre rappresentazioni il cui tema centrale è il conflitto tra il demonio tentatore e l'eremita. Fino a pochi anni fa v'era quasi dappertutto una vera e propria rappresentazione scenica. La vigilia della festa, a tarda ora, faceva il giro del paese, una comitiva, di cui il componente principale raffigurava il Santo anacoreta, con la mantellina, il cappuccio, una fluente barba di stoppa, il bordone e il campanello. Non mancavano poi il diavolo, gli eremiti e anche cinque sei musicanti che accompagnavano il canto del santo, il quale terminava sempre il suo dire con la richiesta di denaro, vino, dolci, polli, formaggio, uova e salsicce: O salsicce o salsicciotto Vino crudo o vino cotto, Sia pur l'osso del prosciutto Sant'Antonio accetta tutto E qualche volta era assai pretenzioso: Ci darete, per assaggio Cento libbre di formaggio E, per grande devozione, Di salsicce un milione. E specialmente erano desiderate le salsicce, sia perché "di stagione", sia perché esse si fanno con carne di maiale, l'animale caro a sant'Antonio e quindi si mangiavano ... per devozione. La rappresentazione scenica si riferisce certamente alle tentazioni subite dal santo, e difatti vi si fa comparire il diavolo. La stessa richiesta di salami, formaggio e vino e dolci, fatta sempre da un santo anacoreta, che condusse una vita tanto austera, non deve sembrare strana, perché egli fu tentato nel deserto anche con quelle leccornie. Un'altra tradizione ormai scomparsa era quella del maiale pubblico di sant'Antonio: un maiale, a cui dopo la benedizione del prete veniva messo un campanellino come segno di riconoscimento, veniva lasciato libero di circolare libero durante tutto l'anno per il paese perché diventava del santo, cioè della collettività, e tutti dovevano alimentarlo fino al 17 gennaio dell'anno successivo, quando, ingrassato, veniva sorteggiato in una riffa, il cui ricavato serviva a coprire le spese della festa, mentre un altro maialetto prendeva il suo posto in un analoga cerimonia di consacrazione.

sabato 3 gennaio 2015

E' venuto a mancare il Prof. Marcello De Cristofaro


Alla moglie Giovanna, ai figli Giovanni, Marco e Sofia, al fratello Antonio, alla cognata Marcella, ai nipoti ed ai parenti tutti giungano i sensi del nostro più profondo cordoglio.
Una messa di suffragio per ricordare Marcello verrà celebrata sabato 10 gennaio, alle ore 8,30, nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista a Monteodorisio.