giovedì 31 ottobre 2013

Commemorazione dei Defunti

Deceduti dal 01 Novembre 2012 al 31 ottobre 2013
1. ARGENTIERI GIOVANNI
2. ARGENTIERI MATTEO
3. BELLANO CARMINE
4. BUDANO IDA
5. COLAMEO GRAZIA
6. D’AGOSTINO ROSA
7. D’ANGIO’ ANNA
8. DI FILIPPO FILOMENA
9. DI FRANCESCO ANGELA MARIA
10. DI FRANCESCO FILOMENA
11. DI GIACOMO ANGELA
12. DI VITO RACHELE
13. FALCONE GIUSEPPE
14. FIADONE ANGELO
15. FRATINI SERAFIDE GRAZIA
16. GALANTE ANGELA
17. LACANALE ROSA
18. LEONE MARIA ANGELA
19. MARCHESANI AMALIA
20. MARROLLO ANGELA
21. MASCETRA ANGELA
22. MENNA GIUSEPPE
23. MIROLLI CONCETTA
24. MOLISANI AMALIA
25. ORLANDO MARIA PIA
26. OTTAVIANO ANTONIO
27. PICCIRILLI LORENZO
28. PIREDDU FRANCESCO
29. SALERNO CARMINE
30. SIVIERO RACHELE
31. VERINI ROSINA
32. VITELLI ANGELO
33. VIZZARRI GIUSEPPE
34. ZAPPACOSTA ANTONIA

lunedì 28 ottobre 2013

E' venuta a mancare Angela Rosa Mascetra



Al marito Crescenzo, ai figli Venanzio e Nicola, alle nuore Angela e Regina, ai nipoti Rosanna, Patrizia, Crescenzo, Enzo ed Emanuele, al fratello, ai cognati, alle cognate, ai nipoti ed ai parenti tutti giungano i sensi del nostro più profondo cordoglio.

giovedì 24 ottobre 2013

Fusione tra i 4 comuni no, ma unificare i servizi sì



Tiziana Magnacca, sindaco di San Salvo. Sigismondi ha lanciato l'idea della cosiddetta Grande Vasto: costituire un'area metropolitana che conduca alla fusione di Vasto, San Salvo, Cupello e Monteodorisio in un unico comune. Lei è d'accordo?
"Credo che la storia vada in questo senso: aggregare costi e servizi, da mettere in rete attraverso un ente che già esiste, il Patto Trigno-Sinello, realizzando un unico regolamento. Ad esempio, si può realizzare un servizio unitario riguardo all'igiene urbana: spazzamento delle strade e raccolta differenziata. Esiste già una normativa regionale che impone la creazione degli ambiti territoriali. Ciò che serve nella nostra zona è unificare le procedure della differenziata, altrimenti non si producono risultati. Più in generale, la storia ci dice che dobbiamo andare verso la città territorio".
Nel settore turistico, altre regioni promuovono interi territori: si pensi al Salento, alla Riviera romagnola, alla Costiera amalfitana o alla Versilia. Da noi, invece, le singole località balneari continuano a farsi la guerra, non riuscendo a realizzare nemmeno un calendario omogeneo delle manifestazioni estive: a Vasto e San Salvo, ad esempio, si organizzano due Notti bianche e due Notti rosa. 
"All'unificazione dell'offerta turistica ci crediamo. Con la Destination management company creata quest'anno si promuoverà un territorio che va da San Vito a San Salvo e da San Salvo a Schiavi d'Abruzzo. Sulle manifestazioni estive, si può provare almeno su alcune iniziative, ad esempio un'unica Notte rosa. Ma ci vuole un impegno di tutti, anche in altri settori. Penso, ad esempio, al Piano strategico intercomunale, su cui i sindaci di sinistra hanno diviso il territorio. Le competizioni sono globali, non possiamo rintanarci nelle battaglie di campanile".
Lei parla di unificazione dei servizi. Ma la proposta di Sigismondi si spinge più in là: valutare se Vasto, San Salvo, Cupello e Monteodorisio possano diventare in futuro un'area metropolitana e poi un solo comune. Lei è d'accordo?
"Non credo che, dal punto di vista giuridico, ci siano i numeri demografici per istituire un'area metropolitana. E la legge prevede la fusione solo per i comuni al di sotto dei mille abitanti. E' praticabile, invece, l'unificazione dei servizi. Al di là di tutto, conta la capacità di dialogo tra i sindaci".
Esiste un dialogo tra lei e i suoi colleghi di Vasto, Cupello e Monteodorisio?
"Con Vasto sì. Con Cupello e Monteodorisio ci sono state delle difficoltà, ma si possono superare".

martedì 22 ottobre 2013

L'ing. Giulio Raimondi lancia un'idea: la discussione è aperta!


Ing. Giulio Raimondi

 Un’alternativa ambientalmente sostenibile per il centro oli ad Ortona
Lettera aperta ai portatori di interesse per una discussione su un’industria energetica sostenibile
Lunedì scorso (14 ottobre ’13) è apparsa una notizia di quelle molto interessanti e che, frutto di un lavoro lungo anni e di svariati milioni di investimenti pubblici e privati, potrebbero rivoluzionare l’industria chimica ed energetica dei prossimi anni.

A Crescentino, in Piemonte, il gruppo Mossi & Ghisolfi ha inaugurato il 9 ottobre scorso il più grande stabilimento al mondo per la produzione di bioetanolo (un combustibile liquido alternativo alle benzine fossili). La notizia veramente interessante è che la produzione avviene a partire da materiali legnosi ottenuti da filiera corta (produzione entro 70 km dal sito) a partire da residui come paglie, potature e la coltivazione dedicata della canna comune che si trova nei fossi e nei terreni marginali.

In sostanza sono riusciti a realizzare (primi al mondo) il processo di produzione di biocombustibili di seconda generazione, ovvero quelli che non partendo da prodotti agricoli utilizzabili per l’alimentazione umana (semi di girasole o mais), producono combustibili liquidi utilizzabili al posto della benzina fossile da petrolio.

Con queste mie considerazioni, oltre che far rimbalzare la notizia, vorrei proporre un ragionamento per l’inserimento di un impianto del genere in un territorio in cui la ricerca di un’alternativa sostenibile all’industria petrolchimica ha interessato molte persone, e molte energie.

Ad Ortona, territorio votato ad una agricoltura presente e matura già da decenni, si potrebbe pensare un insediamento di questo tipo? Una nuova chimica, verde, non più petrolchimica, ma “legno-chimica” (come definito da qualcuno). Una chimica che a partire da legno e scarti agricoli produca bioetanolo. La sintesi tra esigenze ambientali e di industria. Un sito che potrebbe essere il baricentro di tutto l’Abruzzo (se non altro costiero) nella realizzazione di una filiera corta per la produzione di bioetanolo, con vantaggi ambientali, economici e sociali.

Il mio intento è quello di sensibilizzare e spingere i portatori di interesse ad approfondire il discorso, a livello politico, industriale, associativo. Sarebbe interessante iniziare un dibattito su una tale prospettiva, far convergere su di essa in una discussione aperta, tutti gli attori che si sono confrontati sul Centro Oli ad Ortona, cercando di capire se una tale alternativa possa essere perseguita o meno. Interessante potrebbe essere il confronto con i cittadini, le associazioni, i contadini, gli industriali ed i politici di Crescentino e del Piemonte in cui il primo impianto di produzione di bioetanolo è nato.

Per approfondire segnalo questi link.

http://www.e-gazette.it/sezione/tecnologia/inaugurata-piemonte-piu-grande-raffineria-bioetanolo-mondo

http://www.betarenewables.com/

http://www.youtube.com/watch?v=B5M7nR_4MVA

http://www.gruppomg.com/it/about/group-history

Giulio Raimondi

Ingegnere meccanico

Unire Vasto, San Salvo, Cupello e Monteodorisio: un unico comune


"Un unico, grande comune, costituito unendo Vasto, San Salvo, Cupello e Monteodorisio per spostare il baricentro della provincia di Chieti ed arrestare l'emorragia di servizi ai cittadini". A lanciare il progetto de la Grande Vasto è Etelwardo Sigismondi, consigliere comunale di Fratelli d'Italia.
Proprio nei giorni in cui una settantina di chilometri più a nord si torna a discutere de la Grande Pescara, la proposta di fusione tra la città più grande d'Abruzzo e i due comuni vicini, Montesilvano e Spoltore, un'analoga idea viene lanciata dal rappresentante del centrodestra "perché si apra un dibattito con l'obiettivo di guardare oltre l'ordinario e il quotidiano. L'impronta legislativa - afferma Sigismondi - è tesa a concentrare i servizi nei capoluoghi di provincia e nelle grandi aree urbane. Ritengo che la politica debba costruire una realtà metropolitana, la Grande Vasto, per il riequilibrio territoriale. Vasto, San Salvo, Cupello e Monteodorisio contano, insieme, 70mila residenti e possono spostare il baricentro della provincia di Chieti. Altrimenti - afferma il consigliere comunale di FdI - la nostra zona sarà sempre più penalizzata e mortificata. La Grande Vasto sarebbe necessaria per arginare l'emorragia di servizi, a beneficio anche dell'Alto Vastese: raggiungere Chieti partendo dal nostro entroterra è cosa tutt'altro che agevole".
"Ho lanciato quest'idea - dichiara Sigismondi a ZonaLocale - perché si cominci a discutere e a ragionare su questa ipotesi. Tra Vasto Marina e San Salvo Marina esiste ormai da anni una continuità urbanistica. Sempre più vicine sono le aree abitate di Vasto e Cupello e ormai i territori di Cupello e San Salvo si vanno integrando sempre di più. Penso a un unico, grande comune, che vada al di là del concetto di comprensorio Vastese, che esiste da decenni".
Sigismondi, lei rivolge un appello alla politica. Ma un unico comune vuol dire anche un solo sindaco, una sola amministrazione comunale. Quale interesse può avere la politica a tagliare le poltrone?
"La Grande Vasto si può realizzare mettendo da parte i campanilismi, altrimenti non otterremo nulla e continueremo a perdere servizi essenziali per i cittadini. In una fase di crisi, in cui le realtà periferiche subiscono tagli e i servizi vengono accentrati nelle aree urbane più grandi, in Abruzzo quella di Pescara-Chieti, il riequilibrio territoriale può essere perseguito creando un'altra area metropolitana".

domenica 13 ottobre 2013

Politici e medici faccia a faccia per parlare di guardie mediche



Grande successo e riscontro di presenze ha avuto la riunione di ieri sera 12 ottobre tenutasi presso la sala museale di Monteodorisio organizzata dal Dr Eugenio Cupaiolo che trattava il seguente ordine del giorno: Chiusura delle sedi di Continuità Assistenziale nella ASL 202 Chieti-Lanciano-Vasto.
Erano presenti tutte le più importanti ariche istituzionali del nostro territorio; l'Onorevole Maria Amato, parlamentare, l'assessore alla Regione Abruzzo Mauro Febbo, il Presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppeantonio, i consiglieri regionali Antonio Menna, Antonio Prospero, Giuseppe Tagliente e Franco Caramanico, i presidenti dei Consigli Comunali di Vasto e San Salvo, Dr Giuseppe Forte e Dr Eugenio Spadano, i direttori dei Distretti Sanitari di Casalbordino e Gissi/Castiglione Dr Alfonso Candeloro e Dr Fioravante Di Giovanni. Numerosa la partecipazione dei Sindaci del territorio, quali Dr Andrea Venosini (sindaco di Celenza sul Trigno ), Gianfranco D'Isabella ( sindaco di Carunchio) Dr Fausto Stante (sindaco di Fossacesia nonche sindaco appartenente al comitato ristretto dei sindaci ) Dr Tiziana Magnacca (sindaco di San Salvo) Angelo Pollutri (sindaco di Cupello) Ernesto Sciascia (sindaco di Monteodorisio). 
Numerosi i medici ed i cittadini presenti in sala.
La seduta è stata introdotta e successivamente condotta dal Dr Eugenio Cupaiolo, organizzatore dell'evento, il quale ha riassunto nella sua relazione in modo conciso e concreto tutte le problematiche che la rimodulazione comporterà offrendo argomenti importanti e proposte per la discussione.
La stessa, a tratti molto vivace ed effervescente, grazie anche per gli acuti interventi della Dr Antonella Piedigrossi e del Dr Guido Trono, ha portato al raggiungimento di alcuni obbiettivi comuni:
1) la Regione, parole dell' assessore Febbo sospenderà la delibera 61 del 27/08/2013 per rivalutarla nei contenuti avendone constatato l'inefficienza:
2) necessità di trovare soluzioni attraverso tavoli di lavoro a cui parteciperanno direttamente alcuni rappresentanti della Continuità Assistenziale:
3) attivazione di un ricorso al Tar da parte dei sindaci di Celenza sul Trigno e Carunchio (da valutare l'eventuale adesione dei sindaci di San Vito, Palena, Cupello e Monteodorisio).
Proposta del sindaco di Celenza al Comitato Ristretto dei Sindaci di richiedere annullamento della iniziale decisione presa e riportata nella delibera ASL 1985 del 20/12/2012).
E' comunque emerso da parte di tutti la volontà, nonostante il momento di crisi in cui versa la regione, di raggiungere insieme un'obbiettivo comune, quello di migliorare il servizio sanitario territoriale.
Acutissimo intervento dell'Onorevole Dr Maria Amato che ha lanciato agli amministratori presenti un appello; diminuire la concentrazione di ricchezza della sanità nel polo Chieti/Pescara, ridistribuendo una parte dei risparmi sul territorio alto vastese/alto sangro e marsica, affinchè non esistano più cittadini di serie A e cittadini di serie B.
Alle ore 20,30 la seduta è stata chiusa dall'intervento conclusivo del Dr Eugenio Cupaiolo, il quale ha rinnovato a tutti i presenti la necessità di collaborare insieme per arrivare a realizzare un nuovo piano sanitario che sia il più possibile vicino alle esigenze dei cittadini.

giovedì 10 ottobre 2013

Taglio delle Guardie mediche, sabato incontro a Monteodorisio


I medici della provincia di Chieti hanno convocato un incontro per sabato 12 ottobre, alle 17.30 presso la Sala Museale di Monteodorisio, per discutere della prossima chiusura delle Guardie Mediche nel Vastese prevista dal piano di riordino della Regione.
Hanno invitato i rappresentanti istituzionali a tutti i livelli, dai sindaci ai parlamentari, passando per il presidente della Regione Gianni Chiodi. 
Fioccano le proteste da parte di sindaci, medici e cittadini del paesi che dovrebbero vedere scomparire anche questo prezioso servizio da un territorio già martoriato dai tagli.
Per questo è partita una mobilitazione, fatta di ricorsi, consigli comunali dedicati, interrogazioni e riunioni come quella di sabato, affinchè si possano rivedere le scelte compiute.
"L'invito è rivolto a tutti i cittadini - dicono i medici promotori dell'evento - affinchè partecipino numerosi".
di Redazione ZonaLocale.it (redazione@zonalocale.it)

venerdì 4 ottobre 2013

E' venuto a mancare Giuseppe Menna



Alla sorella, ai fratelli, ai cognati, ai nipoti ed ai parenti tutti giungano i sensi del nostro più profondo cordoglio.