vocabolario del dialetto storico štrèṷsə

E' venuta a mancare Filomena Di Francesco


Al marito Luigi, ai figli Antonio, Anna Maria e Catia, ai generi Graziano ed Antonello, ai nipoti Massimo, Marcello e Riccardo, ai fratelli, alle cognate, ai nipoti ed ai parenti tutti giungano i sensi del nostro più profondo cordoglio.

giovedì 24 gennaio 2013

Nuovo servizio di raccolta differenziata al via il 28 gennaio


Nel nostro Comune siamo pronti per fare un salto in avanti: miglioreremo il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti e di pulizia delle strade. Insieme, cittadini, Amministrazione Comunale e il nuovo gestore SAPI srl, avvieremo il più avanzato ed efficace sistema “porta a porta” su tutto il territorio comunale.
Ogni cittadino è responsabile dei propri rifiuti. Circa il 75% dei rifiuti prodotti quotidianamente può essere riciclato e rigenerato, con un notevole risparmio in termini ambientali ed economici.
Nelle prossime settimane tutte le famiglie riceveranno la visita dei “facilitatori territoriali” presso le proprie abitazioni. I facilitatori avranno il compito di:
- Consegnare il kit per la differenziata (contenitori, buste, calendario di raccolta, opuscolo per imparare a differenziare)
- Chiarire dubbi e perplessità sulla riciclabilità dei materiali;
- Raccogliere segnalazioni e fornire risposte su problematiche legate al nuovo servizio.
Il cambiamento diventerà presto una comoda abitudine di cui potremo essere fieri. Confidiamo nella collaborazione di tutti, per rendere migliore la nostra Monteodorisio.

venerdì 18 gennaio 2013

Lunedì Consiglio comunale


Sono cinque i punti all'ordine del giorno del Consiglio Comunale in programma in prima concovazione lunedì 28 gennaio alle ore 19.00. Questi gli argomenti: in prima convocazione.
1 Lettura ed approvazione verbali seduta precedente.
2 Esame ed approvazione Regolamento sui controlli interni, art. 3 del D.L. 10 ottobre 2012n n. 174, convertito con Legge n. 213 del 7 dicembre 2012.
3 Esame ed approvazione Regolamento di Polizia Mortuaria e dei servizi cimiteriali.
4 Presa d'atto della deliberazione della Corte dei Conti - Sezione Regionale di Controllo per l'Abruzzo - n. 308/2012/PRSE.
5 Riorganizzazione del servizio della continuita' assistenziale e taglio delle guardie mediche. Provvedimenti

giovedì 17 gennaio 2013

Lu Sand’Andunie



Che la festa di Sant'Antonio abate, che cade il 17 gennaio, sia una circostanza importante soprattutto nel mondo contadino è ormai un dato acquisito, come pure la sua persistenza nella tradizione popolare abruzzese; si tratta dell'inizio nel mondo popolare del ciclo di Carnevale. Quale santo antistregonico e burlone, sant'Antonio abate è ancora molto festeggiato con canti di questue e residui di sacre rappresentazioni il cui tema centrale è il conflitto tra il demonio tentatore e l'eremita. Fino a pochi anni fa v'era quasi dappertutto una vera e propria rappresentazione scenica. La vigilia della festa, a tarda ora, faceva il giro del paese, una comitiva, di cui il componente principale raffigurava il Santo anacoreta, con la mantellina, il cappuccio, una fluente barba di stoppa, il bordone e il campanello. Non mancavano poi il diavolo, gli eremiti e anche cinque sei musicanti che accompagnavano il canto del santo, il quale terminava sempre il suo dire con la richiesta di denaro, vino, dolci, polli, formaggio, uova e salsicce: O salsicce o salsicciotto Vino crudo o vino cotto, Sia pur l'osso del prosciutto Sant'Antonio accetta tutto E qualche volta era assai pretenzioso: Ci darete, per assaggio Cento libbre di formaggio E, per grande devozione, Di salsicce un milione. E specialmente erano desiderate le salsicce, sia perché "di stagione", sia perché esse si fanno con carne di maiale, l'animale caro a sant'Antonio e quindi si mangiavano ... per devozione. La rappresentazione scenica si riferisce certamente alle tentazioni subite dal santo, e difatti vi si fa comparire il diavolo. La stessa richiesta di salami, formaggio e vino e dolci, fatta sempre da un santo anacoreta, che condusse una vita tanto austera, non deve sembrare strana, perché egli fu tentato nel deserto anche con quelle leccornie. Un'altra tradizione ormai scomparsa era quella del maiale pubblico di sant'Antonio: un maiale, a cui dopo la benedizione del prete veniva messo un campanellino come segno di riconoscimento, veniva lasciato libero di circolare libero durante tutto l'anno per il paese perché diventava del santo, cioè della collettività, e tutti dovevano alimentarlo fino al 17 gennaio dell'anno successivo, quando, ingrassato, veniva sorteggiato in una riffa, il cui ricavato serviva a coprire le spese della festa, mentre un altro maialetto prendeva il suo posto in un analoga cerimonia di consacrazione.

martedì 1 gennaio 2013

Ieri sera solenne celebrazione del "Te Deum" di ringraziamento e 365 rintocchi della campana principale di S. Giovanni che ha ricordato ai monteodorisiani l'antico rito.

Ieri sera, alle ore 17.00, nella Chiesa di San Giovanni Battista a Monteodorisio, si è tenuta la cerimonia religiosa del canto del "Te Deum" di ringraziamento al Signore. Una tradizione che si perde nella notte dei tempi che viene ricordata ai monteodorisiani dal suono di 365 rintocchi, quanti sono i giorni dell'anno, del campanone principale della torre campanaria della Chiesa di San Giovanni Battista. Il rito è stato officiato da don Nicola Antonini, parroco di San Giovanni Battista.